Rassegna Stampa

Sardegna 24

Case popolari, tagliati i fondi Protesta contro la Regione

Fonte: Sardegna 24
10 ottobre 2011

 

di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net 

Saltati i finanziamenti per le manutenzioni straordinarie in via Seruci, piazza Medaglia Miracolosa e a Santa Teresa Le abitazioni rimarranno in pessime condizioni. Ricadute negative anche sul bilancio comunale. In via Roma sale la tensione 

 

 

Manutenzioni delle case popolari: la Regione taglia i fondi. Nemmeno un milione di euro a disposizione del Comune per sistemare le abitazioni fatiscenti del patrimonio pubblico cittadino: dimezzati i finanziamenti rispetto al 2010. La Giunta Zedda potrà dire addio a gli interventi di risanamento a Santa Teresa, Is Mirrionis e San Michele. Le case rimarranno nelle condizioni in cui si trovano oggi: umide e fatiscenti. E al Comune, dopo pressioni in arrivo da via Podgora e via La Somme, monta la protesta. La notizia è di qualche giorno fa e ha scatenato il malcontento e la preoccupazione di molti: nella relazione degli assessori allegata alla verifica di bilancio c’è un paragrafo dedicato alla “manutenzione delle abitazioni destinate a edilizia residenziale pubblica”. Si legge che «ogni annosi registrauncalo delle entrate derivanti dai canoni e dalla vendita degli alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica, ndr), destinate a finanziare gli interventi di manutenzione del patrimonio Erp, che ormai vetusto necessita di importanti inteventi di manutenzione». Coi soldi dello scorso anno l’amministrazione ha progettato e avviato interventi di manutenzione in tutte le zone del territorio comunale.Mai fondi disponibili per il 2011, scrive il Comune, «sono sensibilmente inferiori agli anni precedenti: le somme», si legge nella relazione, «relative alla manutenzione straordinaria delle abitazioni di proprietà non sono finanziate dalla Regione e non sono altresì finanziati tutti i previsti interventi puntuali di recupero del patrimonio Erp». In sostanza: la Regione non ha dato i soldi e lavori il Comune ne potrà fare ben pochi. Ascatenare l’ira dei consiglieri comunali sono la mutenzuioni straordinarie dei complessi Erpsaltate proprio per mancanza di fondi. E cioè: addio ai 500 mila euro per il recupero delle abitazioni del rione Santa Teresa tra via Sanna, via del Lentisco, via dei Carrubi e via Trexenta. Niene da fare per i 900 mila euro destinati alla manutenzione straordinaria di via Seruci e nessuna speranza anche per la fetta più significativa di tutto lo stanziamento: 1 milione 786mila 80 euro destinato al recupero del complesso di alloggi di piazza Medaglia Miracolosa. Per le manutenzioni straordinarie restano in piedi soltanto i 250 mila euro comunali per effettuare interventi sparsi un po’ in tutta la città. La Regione ha tagliato anche i fondi per il recupero dell’edilizia a canone agevolato. E il mancato finanziamento ha inciso negativamente sul bilancio comunale: «il saldo negativo è dovuto sopratutto al mancato accreditamento da parte della Regione Sardegna», scrive Maria Franca Urru, dirigente del servizio Bilancio, «delle somme...per interventi di lavori pubblici per i quali il Comune ha maturato il relativo diritto». E anche per questo motivo «la situazione di cassa della parte investimenti desta particolare preoccupazione». Rabbia e delusione a palazzo Bacaredda. «È una cosa vergonognosa », accusa Marisa Depau, consigliera comunale Sel, «è incredibile che il Comune non abbia i soldi e che la Regione che ci levi i fondi in questo modo. Questi finanziamenti regionali ci servono». La Depau lancia anche un appello per aprire trattative coi privati anche per nuovi piani di zona in grado di ritagliare spazi preziosi per l’edilizia sociale di qualità. Restano invece i fondi regionali (910 mila euro, più390 mila della Provincia) per la manutenzione degli uffici ocomunali di via Sonnino in piazza De Gasperi: la Asl ha verificato la presenza di amianto, per rimuovere il quale sarà necessario asportare la pavimentazione in linoleum. Pochissimi, per il resto, gli interventi: in corso i lavori urgenti per il II lotto della parrocchia di Sant’Anna e quella di Sant’Avendrace (fondi della quota destinata all’edilizia di culto). Finanziato (3 milioni nell’ambito del piano integrato d’area approvato 10 anni fa) anche il III lotto del completamento del college per studenti (ex seminario diocesano). Il primo lotto dell’opera è stato concluso, mentre per il secondo è in corso la gara per l’aggiudicazione dell’appalto. Salvi anche i fondi per la manutenzione straordinaria e la costruzione dei nuovi loculi cimiteriali. In arrivo mille e 440 nuovi loculi.