Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bentzon, nasce il Centro studi sulle launeddas

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2011

Presentazione a Cagliari

Con la conferenza sull'opera di Andreas Fridolin Wis Bentzon - antropologo danese a cui si deve un prezioso e monumentale studio sulle launeddas in Sardegna tra la fine degli anni '50 e '60 - ieri al Palazzo Regio di Cagliari, l'associazione S'Iscandula guidata da Dante Olianas, vara il Centro studi Bentzon. «Dopo tanto tempo siamo riusciti finalmente a creare una struttura per mettere a disposizione del pubblico tutto il materiale prodotto da Bentzon», spiega Olianas: «Dall'archivio sonoro a quello che contiene i suoi scritti, dalle fotografie a un'esposizione di ottantasette launeddas, al momento le più comuni, con le relative schede e un supporto audio-video realizzato con le esecuzioni degli stessi costruttori e disponibile in un totem multimediale. Inoltre, c'è una serie di materiali che ci sono stati donati da alcuni amici di Bentzon».
Il Centro, che nasce grazie all'aiuto della Biblioteca reale di Copenaghen, del Museo di Danimarca, degli assessorati alla Cultura di Regione, Provincia e Comune di Cagliari, produrrà conferenze, ricerche e pubblicazioni, e avrà un comitato scientifico nominato a breve. Non mancheranno collegamenti con le università straniere che supportano questo progetto. «Le launeddas sono grandi, hanno già messo le ali e fanno il nido dove la gente le accoglie», diceva il maestro Dionigi Burrasca. «Bentzon ha portato le launeddas fuori dalla nostra Isola per salvarle, e noi stiamo cercando di fare un nido sicuro per farle tornare», aggiunge ora il timoniere di S'Iscandula.
La serata è proseguita al Lazzaretto con l'inaugurazione della mostra, visitabile fino all'otto gennaio, contenente le preziose testimonianze raccolte dal giovane antropologo (una postazione multimediale permette di ascoltare tutte le registrazioni realizzate dallo studioso tra il 1957 e il 1969). In programma anche un concerto con i launeddisti Orlando ed Eliseo Mascia, Franco Melis, e Bruno Camedda all'organetto e fisarmonica.
C. A.