Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pazzi per Hipstamatic

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2011

Centinaia di persone contagiate dalla moda della “app” per iPhone

Concorso e mostra (con 70 foto) al Ghetto

«Con la prossima mostra al Ghetto, Cagliari può diventare la capitale del fenomeno Hipstamatic , perché, per ora, si tratta della prima esposizione in Italia ospitata in un centro d'arte». Cristina Muntoni, curatrice di “Toy Camera”, 70 istantanee cagliaritane realizzate con la sempre più conosciuta applicazione del telefonino iPhone, invita gli appassionati a mandare foto. Infatti, contemporaneamente alla mostra al via il 27 ottobre, il Consorzio Camù che gestisce lo spazio comunale cittadino, allestisce l'area per 60 foto scattate da chiunque voglia confrontarsi sulle sezioni dedicate alla città (Ricordi, Cagliari per immagini e Quartieri in movimento).
IL FENOMENO «Stiamo cavalcando l'onda di un nuovo modo di fare arte che permette a chiunque di realizzare foto suggestive», spiega la curatrice. «Persino io, da non fotografa, sono stata contagiata e ormai scatto di continuo». L'iniziativa è nata casualmente su un social network: «Su Facebook ho visto le immagini del fotografo Adriano Mauri, di cui sono una fan, e quelle di un non professionista, il medico Roberto Murgia, trovandole bellissime e piene di poesia». E così, felice casualità, nasce la mostra che accosta 70 foto firmate dai due. «La tendenza è arrivata a Cagliari da un pezzo», afferma Murgia, all'attivo una grande passione corroborata da 17 lenti e 16 pellicole in digitale per il suo telefonino, scaricate dal sito del colosso Apple. «E coinvolge molto perché la gente riesce a fotografare quello che vede con grande maneggevolezza - aggiunge il medico - avendo semplicemente a disposizione un cellulare e la possibilità di creare l'accoppiamento preferito tra lente, film, filtro e bordo».
SU FACEBOOK Adesso la mania è scoppiata anche su Facebook: le pagine sarde “hipstamatiCA” e “Hipstamatic Sardinia” hanno sempre più iscritti. «Vogliamo aprirci alla città», aggiunge Cristina Muntoni, alla sua prima mostra e a caccia di sponsor: «Ci piacerebbe mettere un computer e un iPhone accessibili al pubblico, in modo che i visitatori possano provare sul posto».
GLI APPASSIONATI C'è tempo sino a venerdì per chi volesse vedere in mostra una propria foto. Dopo aver scelto un tema tra quelli indicati, deve scattare, stampare (su supporto forex in formato 30x30 centimetri) e consegnare alla segreteria del Ghetto. Sul retro, una didascalia adesiva con nome dell'autore, titolo dell'opera in 30 caratteri (spazi inclusi), sezione scelta, obiettivo e rullino utilizzati. Per informazioni contattare il Consorzio Camù: segreteriaorganizzativa@camuweb.it. o 070/6402115.
Manuela Vacca