Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bici e sale per far volare il Parco

Fonte: L'Unione Sarda
5 ottobre 2011

MOLENTARGIUS. Al via i lavori per la realizzazione di piste ciclabili e il ripristino delle saline
 

Il manager Loddo: dobbiamo iniziare a produrre ricchezza
Potrebbe essere il parco delle meraviglie. Molentargius, però, è visto dai cagliaritani come un'appendice lontana, un pezzo di terra inaccessibile. Un'area che qualcuno vorrebbe conservare, vietandone l'accesso. Un angolo di paradiso terrestre, con il suo campionario di fenicotteri e archeologia industriale, da conservare dentro una campana di vetro. Non è questo il futuro. Molentargius ha mille potenzialità che potrebbero trasformarlo in struttura autonoma, in volano per l'economia. A patto che si osi di più. Come? Riattivando la produzione del sale, rendendo navigabili i canali, percorribili le piste ciclabili, accessibili i luoghi di nidificazione degli uccelli. Creando una mobilità e un ambiente sostenibili.
L'ORIZZONTE Per il momento, però, le varie amministrazioni dei cinque Comuni che si sono avvicendate ai vertici di un Ente che di certo non ha nulla ( precario per definizione del presidente Mauro Contini e per la condizione di chi ci lavora), hanno concluso ben poco. Ma qualcosa tra i canali, le vasche di evaporazione e le vecchie officine dei trenini si sta muovendo.
PROGETTO LIFE La parola d'ordine al secondo piano della palazzina Sali scelti, sede dell'ente, è riprendere la produzione del sale per rendere la zona economicamente produttiva. Solo così il parco potrà essere vissuto da Cagliari e dalla sua area vasta. Molentargius deve dare ricchezza e non sottrarre risorse economiche. Le saline, che sino a pochi decenni fa erano perfettamente integrate con l'ambiente, sono la soluzione scelta dall'Ente parco.
La prima tappa che consiste nel migliorare la circolazione e la qualità dell'acqua verrà raggiunta con l'avvio del progetto Life (il più imponente in Italia nel settore ambientale) finanziato con 1,8 milioni di euro dalla Comunità europea. In pratica chi vincerà la gara d'appalto dovrà rendere utilizzabile il Bellarosa maggiore come vasca di prima evaporazione delle Saline. Un'iniziativa ancora nel libro dei sogni del parco di Molentargius? «I soldi sono già a nostra disposizione», afferma il direttore generale pro tempore Marco Loddo. «A novembre è previsto l'avvio della prima parte dell'appalto». Tradotto, quanto tempo ci vorrà prima di poter vedere i granelli bianchi sui nastri trasportatori? «I paletti della Comunità europea ci impongono di concludere l'opera entro quattro anni».
IN BICI TRA I FENICOTTERI La rinascita del Parco è legata a doppia mandata con la sua accessibilità. C'è solo un mezzo che può attraversare le stradine dei salinieri e i sentieri senza spaventare folaghe, garzette e aironi: la bicicletta. A giorni - giura il direttore - verrà consegnato il primo lotto (finanziato con 370 mila euro) dei lavori per collegare la rete di piste ciclabili del parco con l'area verde di Quartu, nella zona Musicisti. Da lì partirà poi un'altra pista riservata alle bici che raggiungerà via Fiume, attraversando viale Colombo.
Non è tutto. Nelle casse dell'Ente sono già arrivati 400 mila euro del ministero delle Infrastrutture destinato al progetto Ciclabilità. All'appello ne mancano 200 mila, cofinanziamento della Provincia. Se tutto va per il verso giusto saranno disponibili all'inizio del prossimo anno, con il nuovo Patto di stabilità. «Con quei soldi potranno essere realizzate le piste ciclabili di Is Arenas, realizzeremo due nuove stazioni di bike sharing (noleggio di biciclette) con pedalata assistita e l'ampliamento di quella esistente nella palazzina sali scelti. Tempi? «Stiamo aspettando il nulla osta paesaggistico. I lavori, comunque, dovranno essere conclusi obbligatoriamente entro marzo dell'anno prossimo».
Andrea Artizzu