Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Creazioni in bilico tra tradizione e innovazione: Carolina Melis

Fonte: Sardegna Quotidiano
29 settembre 2011

DESIGN

 

Ama la danza Carolina Melis, e la musica, e da lì è partita. Cagliaritana, per metà danese, designer, illustratrice, regista di film di animazione, vive e lavora a Londra. Le sue opere non a caso si ispirano a maestri come Pina Bausch, Kandinsky, Bach. Sono illustrazioni o video “danzati ” e danzanti, dove la musica da ritmo e cadenza. Nelle sue creazioni c’è una grammatica dei segni e un movimento dallo stile unico, il gioco con la variazione continua di forme e colori. C’è sempre una storia nei lavori della Melis, un intreccio istintivo e preordinato allo stesso tempo, che si tratti di un disegno per un tappeto, un manifesto, una cartolina, uno spot pubblicitario, un video: ad essere rappresentato è il ciclo della vita. Tutto questo salta all’occhio visitando la sua mostra, e dopo aver visto i suoi video, al Teatro Civico di Castello a Cagliari (fino al 7 ottobre, 10 – 13; 17 – 20), esposizione allestita per la Settimana internazionale della grafica Aiap Design Per. Stampe ispirate alla tradizione sarda, trame pensate per tessuti e tappeti, e altre che discendono dalla cultura fiabesca scandinava: cavallini, uccellini, alberi stilizzati, disegni e figure geometriche, utilizzo creativo del colore, campiture sul rosso, azzurro e nero.

DALLA DANZA ALLA GRAFICA Ha un curriculum di tutto rispetto la grafica cagliaritana. Quando si è trasferita in Inghilterra si è dedicata interamente all’arte. La danza: «Avevo una mia compagnia. Mi occupavo anche dei poster, delle locandine, che alla fine erano diventati più belli degli spettacoli. Così ho deciso cosa avrei fatto». Ha studiato animazione e illustrazione, lavorato con Mtv Europe e nel 2004 è entrata a far parte della casa di produzione Nexus come regista. Negli ultimi anni ha realizzato spot tv per clienti importanti, Prada, Bbc, Sony, video musicali e cortometraggi per Discovery Channel. Eppure, «mi reputo designer e non artista», sottolinea la Melis. «Mi piace la distribuzione di massa, non sopporto le situazioni di nicchia, gli artisti concettuali, amo il pubblico, la folla». Il colosso Ikea ha acquistato alcuni suoi lavori per stampare delle cartoline, che verranno distribuite in tutti i negozi della catena. Durante l’inaugura - zione della mostra è stato proiettato il cortometraggio “Le fiamme di Nule”, prodotto dall’Isre, che racconta, in un bianco e nero dove si combinano alla perfezione grafica e animazione, la storia, o meglio, la fiaba di tre tessitrici. «Sono capitata per caso a Nule, ho visto le tessitrici al lavoro e mi hanno parlato di un concorso di tappeti. Sono tornata a Londra e ho scritto la sceneggiatura del cortometraggio». A Londra lavora nel campo della pubblicità. «Ora sono un po’ stanca di quei tempi stretti –dice la Melis - vorrei lavorare a dei progetti diversi, un lungometraggio per esempio». Auguri. Intanto ieri giornata ricca al Design Per. Nell’Aula magna della facoltà di Architettura ha tenuto banco il convegno “Reti digitali e identità culturali”, particolarmente atteso per la prevista presenza di Nichi Grauso e l’ex governatore Renato Soru. Ma l’imprenditore e il patron di Tiscali alla fine non hanno preso parte al dibattito, che ha coinvolto la platea con gli interventi dei relatori fra potenzialità della rete e i rischi legati all’omologa - zione dell’identità culturale. Nel pomeriggio altri due focus. “La trama. Comunicare i beni culturali”, che ha visto, fra gli altri, la partecipazione di Cristiana Collu, direttrice del MAN di Nuoro. Mezzi di comunicazione come mezzi di “trasporto” intesi come passione il senso del suo intervento. «La grafica – ha inoltre detto la Collu - costruisce l’immagine che definisce l’identità del luogo, del museo, e ne sostanzia anche i contenuti». Stefano Asili, designer, ha illustrato invece il progetto grafico studiato per il Museo del Carbone di Carbonia. Design e situazioni di emergenza. Se ne è parlato nella conversazione “I Nodi. I territori e l’emergenza”. Fabrizio M. Rossi, graphic designer, ha raccontato l’esperienza del terremoto in Abruzzo, le iniziative organizzate dall’Aiap per supportare i progettisti grafici aquilani, impegnati nel concorso di idee per la ricostruzione della città: il design può contribuire a ridisegnare un territorio. Massimiliano Messina