Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Comune cambia le carte adesso rischiano Emerson e Iguana

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 settembre 2011

Chioschi

 

LA SVOLTA Cancellato l’atto che annullava le due concessioni perché sbagliato, adesso il servizio Edilizia privata potrà rendere abusivi i primi superstiti. Anche le altre strutture sono in bilico

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

 Lo tsunami che sta abbattendo i chioschi rischia di travolgere anche i superstiti. Al Poetto è cominciato lo smantellamento di dodici dei tredici baretti che devono sparire al più presto. Sono cinque i chioschi che per ora sopravvivono a questo terremoto, ma devono fare i conti con le scosse di assestamento. Che ieri hanno colpito i primi due baretti ancora in salvo. Quelli con le basi più solide sono sempre stati l’Emerson alla Quarta fermata e l’Iguana di fronte al Marino perché realizzati grazie a due autorizzazioni edilizie concesse dal Comune nel 2006. Una condizione che ha sempre fatto storcere il naso agli altri concessionari e a maggio dell’anno scorso il dirigente del servizio Cantieri di lavoro del Comune annullò quelle concessioni. Ma i documenti non erano stati preparati a regola d’arte e i chioschi stavano incassando una vittoria facile di fronte al Tar, che ha già annullato il provvedimento. Per questo motivo il Comune è corso ai ripari e ieri ha cambiato le carte in tavola, minando le salde fondamenta dell’Emerson e dell’Iguana. E ora tremano anche gli altri perché le ruspe hanno intenzione di fare piazza pulita di tutti i chioschi

L’ERRORE DEL 2010 Le determinazioni del 13 maggio 2010 che annullavano le due concessioni edilizie dell’agosto 2006 erano state firmate dal dirigente sbagliato, quello del servizio Cantieri di lavoro. Perché in base a un atto del sindaco di aprile 2010 la competenza spettava a quel dirigente e non a quello dell’Edilizia privata. Ma non era corretto e il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva, annullando l’atto che negava l’autorizzazione edilizia e riportando i due chioschi alla piena legalità. Ma il Comune sul Poetto ha deciso di adottare il pugno di ferro e andare avanti prima che della sentenza del Tar. Ieri il dirigente dell’Ediliza privata ha annullato la determinazione firmata dal dirigente sbagliato «prima della decisione del ricorso, stante l’alta probabilità che la stessa venga annullata dal Tar per il vizio di incompetenza relativa», come spiegato nella nuova determinazione. A questo punto per Emerson e Iguana torna in vigore la concessione edilizia del 2006. Che per loro dovrebbe essere una buona notizia, ma il passaggio successivo del nuovo atto del Comune non lascia grandi speranze: «tale annullamento in autotutela lascia impregiudicato il potere per l’Ente di adottare un nuovo provvedimento di ritiro del titolo abilitativo edilizio, esente da vizi». In pratica il Comune annulla l’atto sbagliato che avrebbe fatto perdere il ricorso al Tar e crea i presupposti perché ne arrivi uno corretto, che colpirebbe Emerson e Iguana. E mentre i primi chioschi vengono buttati giù, l’ombra delle ruspe si aggira anche sui supersiti. A RISCHIO Anche i chioschi realizzati molti anni dopo gli altri, realizzati grazie a una concessione in regola, rischiano di essere spazzati via a breve.