L'OPINIONE. Il consulente
Baretti abusivi? No: semmai ad essere abusive sono le demolizioni che il Comune vorrebbe portare a termine nel caso i gestori dei chioschi non rispettassero nei prossimi giorni l'ordinanza di demolizione. A ribaltare tutto e ridare un briciolo di speranza - almeno sulla carta - agli imprenditori del Poetto ora è Vincenzo Marco Giua, consulente incaricato da alcuni titolari di concessione sul litorale, che lunedì scorso ha inviato al sindaco e al presidente della Regione una lettera nella quale «si pongono, in tutta evidenza, possibili errate interpretazioni assunte dal Comune, in ordine all'inverosimile dichiarato intendimento di demolizione» dei chioschi. Giua basa la propria teoria sulla concessione demaniale che tutti i proprietari dei chioschetti hanno regolarmente. Scrive il consulente: «Il titolo concessorio demaniale marittimo è tuttora considerato l'unico ed insostituibile documento che legittima l'occupazione del pubblico demanio marittimo, secondo quanto previsto sia dal vigente Codice della navigazione, sia dal suo Regolamento di esecuzione». E gli abusi edilizi accertati dalla procura della Repubblica? Sarebbero irrilevanti ed è la stessa procedura di concessione demaniale a dimostrarlo: «Sin dal 1942 le licenze di concessione venivano regolarmente rilasciate solo ed esclusivamente a favorevole conclusione del previsto iter istruttorio, che vedeva investito, tra gli Enti interessati, anche il Comune territorialmente competente che doveva esprimersi riguardo gli aspetti urbanistici ed edilizi». Ecco perché, se la concessione è stata accordata, «ciò significa che anche l'amministrazione comunale, all'epoca opportunamente interpellata, ha fornito il proprio parere favorevole».
Giua però non indica nessuno strumento - ricorsi, impugnazioni e simili - che possano bloccare le demolizioni. Ecco perché nella lettera si limita a «un caloroso invito al Comune di Cagliari affinché rivaluti tutta la situazione» e «sospenda la volontà di procedere alle operazioni di demolizione». ( m.r. )