Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Da Webb a Campanella Ma il cartellone non ha grandi eventi

Fonte: La Nuova Sardegna
21 settembre 2011






GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. Non ci sono eccezionali eventi di richiamo. Non troverete orchestre ospiti o sensazionali guest star. Tuttavia, pur col limitato budget di circa 300 mila euro, il Lirico confeziona quello che potrebbe essere un calendario interessante. La nuova Stagione concertistica, presentata ieri mattina alla stampa, mentre ancora grava sulla Fondazione la spada di Damocle delle incertezze economiche, rivela tutto sommato titoli degni di nota. In un arco di tempo che andrà dal 21 ottobre fino al 24 marzo, quindici programmi impegnerenno Orchestra e Coro del Lirico in un cartellone che ben promette e altrettanto si spera mantenga. Furono diversi, infatti, nella Stagione passata gli improvvisi forfait, gli artisti subentrati all’ultimo o non sostituiti affatto. Intanto, nella prossima, molti saranno i nomi già noti al pubblico, presenze oramai abituali per il Lirico, come quella di Hubert Soudant, sul podio nelle serate inaugurali. Ma anche di apprezzati direttori britannici quali Anthony Bramall e Jonathan Webb. Torneranno poi bacchette italiane di già collaudata collaborazione, come Donato Renzetti, Filippo Maria Bressan o Giacomo Sagripanti (lo stesso che proprio a giugno dirigeva per il Lirico «La Traviata»).
Inoltre, in scena due validissimi solisti sardi: Maurizio Moretti nel «Primo Concerto per pianoforte» di Brahms con il ritorno del giovane e talentuoso direttore d’orchestra Matthieu Mantanus, e Anna Tifu nel bellissimo «Concerto per violino» di Jean Sibelius e la compagine strumentale guidata da Gabor Otvos.
Da segnalare è che attorno a due importanti anniversari andrà a dipanarsi la nuova Stagione. Da una parte, il bicentenario della nascita di Franz Liszt a cui il pianista Michele Campanella, con la direzione di Daniele Giorgi, dedicherà l’esecuzione del «Concerto n.2 in la maggiore» e la «Malédiction per pianoforte e orchestra d’archi».
Dall’altra, abbiamo invece il centocinquantesimo della nascita di Claude Debussy, che sarà presente addirittura in sette degli appuntamenti previsti, quasi metà dell’intero cartellone. Al coposcuola dell’impressionismo musicale (benché lui stesso rifiutasse tale categorizzazione) saranno affiancate anche pagine di Satie, Franck, Fauré e Saint-Sáns. Ma non solo la Francia. Una sinfonia di Mahler, la Quarta, verrà diretta da Roman Brogli-Sacher. Riascolteremo le Suite dal «Peer Gynt» di Edvard Grieg, e poi Rachmaninov, Glinka, Ciajkovskij; compositori inglesi poco frequentati come Elgar e Britten; le «Folksongs» di Luciano Berio; alcune pagine di un grandissimo compositore americano, Aaron Copland: il «Concerto per clarinetto» e la suite dal balletto «Appalachian Spring».
Ma, soprattutto, da non perdere saranno il poema sinfonico «Till Eulenspiegels lustige Streiche» e i valzer dal «Der Rosenkavalier» di Richard Strauss nella lettura del maestro ungherese Otvos. Dunque vari solisti e direttori si avvicenderanno sul palco del Comunale, comprendendo anche una cospicua presenza del coro, preparato come sempre da Fulvio Fogliazza. Tutti i quindici concerti, fra l’altro, verranno proposti in anteprima la mattina alle 11 alle scuole.