Veleno sul rione dei nomadi. Attacco del dipietrista Dore: «Tanti soldi ai privati senza risultati»
I clan: Ahmetovic e Suleimanovic in guerra tra loro. Solo uno dei problemi: coi roghi, gli assalti dei ratti, gli accessi “sorvegliati” e i consumi abnormi di acqua e luce
Stop ai fondi a pioggia sul campo rom. «Prima indaghiamo sulle spese del passato ».Ancora polemiche sul quartiere dei nomadi sulla 554. Stavolta è il consigliere Idv Giovanni Dore a sollevare «dubbi di legalità » sulla «approssimazione amministrativa» che ha accompagnato la gestione del campo in questi anni. Ieri si sono riunite, in un’unica sessione, 3 commissioni consiliari (servizi sociali, servizi tecnologici e lavori pubblici) proprio per affrontare le problematiche relative al campo nomadi. «Alcuni consiglieri della ex maggioranza hannodetto che è impossibile far osservare le regole del campo nomadi e rendere attuabili le determine dei dirigenti che venivano “regolarmente” emanate», commenta Giovanni Dore, capogruppo Idv, «a me questa “rassegnazione” non piace, anche perché da un esame dei primi atti relativi alla gestione del campo,emergeunquadro di approssimazione amministrativa che presenta aspetti di dubbia legalità». Il consigliere dipietrista denuncia affidamenti a diversi soggetti privati con esborso di ingenti risorse comunali per lo svolgimento di attività di guardiania, pulizia, custodia, manutenzione, trasporto bambini e mediazione culturale, che «evidentemente» non hanno sortito alcun beneficio per la corretta gestione del campo nomadi e per la sicurezza dei nomadi stessi e della cittadinanza cagliaritana. «Pertanto», aggiunge Dore, «prima di procedere all’approvazione della spendita di ulteriori risorse pubbliche “a fondo perduto” è necessario che l’amministrazione proceda ad una ricognizione di quanto è stato speso, dicomesonostati concessi gli affidamenti ed a chi e, infine, quali attività sono state effettivamente svolte e quali no». Intanto il quadro resta agghiacciante: su tutti i sospetti di traffici di rifiuti tossico/nocivi riversati (o sversati) nei terreni e nelle aree circostanti. (en.ne.)