Rassegna Stampa

Sardegna 24

Sanna: «Non passerà mai senza il rispetto delle norme di tutela»

Fonte: Sardegna 24
20 settembre 2011

 

L’ex assessore all’Urbanistica che ha firmato il Piano paesaggistico regionale nella scorsa legislatura: «Vogliono modificarlo in favore delle lobby. Siamo pronti a ricorrere contro la cementificazione delle campagne e delle coste»  

L’ex assessore all’Urbanistica e padre del Piano paesaggistico regionale, Gian Valerio Sanna, frena gli entusiasmi sulle modifiche al Ppr :«Non passerà mai senza l’ iter procedurale previsto dalla legge. E in Italia per fortuna le leggi esistono » Macisonoalcunipunti chiari sui cui la Regione lavora: menodiunettaro per costruire una casa nell’agro, meno di cento metri per costruire a ridosso dei beni identitari nei centri storici. E si potrebbe continuare ancora.. Tutto peròdovràessere fatto previa intesa tra Regione e Comune. «Ègiàun passo avanti. Almeno hanno capito che devono vedersela con i Comuni. La modifica del Ppr da parte della giunta non porta da nessuna parte». Si può stabilire qualunque intesa tra i due soggetti istituzionali in materia di modifica del Ppr? «L’articolo 44 del codice Urbani, rende obbligatoria la cooperazione nella pianificazione. Inoltre bisogna giustificare ogni modifica attraverso la produzione di analisi, cartografie e motivazioni; avviare una fase di pubblicità istituzionale atta a dare evidenza pubblica allemodifiche ( enonparlo della propaganda fatta dalla Regione in questi giorni). Princìpi che fanno a cazzotti con le riunioni segrete di Cappellacci». Nel merito cosa pensa di queste modifiche? «Vogliono continuare a distruggere l'agro cementificando. Quello che è avvenuto nelle campagne del Sassarese e di Alghero è la dimostrazione della devastazione. Chi porterà le opere di urbanizzazione in quelle aree se iComuni non hano un euro? Sono proposte che servono a soddisfare la famelicità dei costruttori e dei propritari terrieri. Punto e basta. Stesso discorso vale per le coste». Passerà questa bozza dimodifica del Ppr? «La vedo male. Lo Stato chiederà il perchè avviene questo e soprattutto come si concilia l’esigenza delle nuove cubature con la tutela del paesaggio. Il codice Urbani non dà scampo. Non è stato facile approvare il Ppr nella scorsa legislatura ». Quali sono stati i passaggi affrontati? «Abbiamo convocato 25 conferenze di copartecipazione, alle quali hanno preso parte più di 3 mila soggetti istituzionali. Ma ha pagato con il riconoscimentodel Piano in base ai dettami del codice Urbani». Questo esecutivo non ha alcuna intenzione di seguire quella strada «Purtroppo non possono fare diversamente. Le modifiche del Ppr vanno concertate con gli altri soggetti istituzionali, ma non è finita: lo Stato, in base al codice Urbani dirà se possono passare. Qualcuno sembrava non volerne tenere conto ma si dovrà ricredere » Onorevole Sanna vuole mandare un messaggio alla maggioranza? «Direi ai loro elettoriimmobiliaristi che in Sardegna c’è chi vigilerà sull’operazione ed è pronto a ricorrere in tutte le sedi, contro gli abusi».Sanna: «Non passerà mai senza il rispetto delle norme di tutela»