Morittu (Italia Nostra): «La legge prevede il massimo coinvolgimento di enti locali, ministero e associazioni ma nonostante le riunioni, ancora non conosciamo le intenzioni della giunta»
secondo il nostro parere il percorso scelto dalla giunta per modificare il Piano paesaggistico regionale è tutt’altro che legittimo. Per un semplice motivo: non c’è stato alcun coinvolgimento, così come prevede la legge ». Maria Paola Morittu, referente di Italia Nostra per la pianificazione territoriale, non ama i giri di parole e parte subito all’attacco. «Abbiamo incontrato i rappresentanti dell’esecutuvo solo a fine giugno - racconta Morittu - ma nessuno ci ha mai descritto, nemmeno sommariamente, le norme che si intendevano inserire nella revisione del Ppr. Inoltre non c’è stata neanche la partecipazione del ministero per quanto riguarda la copianificazione paesaggistica, visto che a marzoè stato siglatounaccordo che riguarda esclusivamente la revisione dei vincoli storico-culturali». Insomma, per la rappresentante di Italia Nostra il futuro Piano paesaggistico firmato da Ugo Cappellacci sarebbe minato alla base dacarenze procedurali che lo renderebbero illegittimo. «Abbiamo unPiano che ci invidianononsolo in Italia ma anche all’estero - prosegue Maria Paola Morittu - quindi mi sembra “normale” che vogliano rivederlo. Ma credo e temo che non sarà una “semplice revisione”: al contrario, mi pare che si stiano muovendo nella direzione di uno stravolgimento dei vincoli, soprattutto per l’agro». L’iter di modifica al Ppr è seguito da Italia Nostra anche a livello nazionale e già si studiano le contromosse per evitarne l’applicazione. «Nel momento in cui si chiederà l’attuazione delle norme, che noi riteniamo illegittime - conclude Morittu - presenteremo un immediato ricorso al Tar perché consentono interventi in violazione ai criteri di tutela». Critiche al metodo sono arrivate anche da Legambiente Sardegna. «Durante le conferenze organizzate dalla Regione - dice il presidente regionale Vincenzo Tiana - nessuno ha mai parlato di linee guida oanche solo accennato alle modifiche. Eppure abbiamo sempre chiesto la convocazione di un’assemblea pubblica per conoscere la volontà della giunta: nessuna risposta. Di certo, soprattutto dopo la legge sul golf, siamo molto preoccupati».