Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da mezza Europa per vedere il Papa

Fonte: L'Unione Sarda
8 settembre 2008

La visita di Benedetto XVI. Città invasa: turisti da Germania, Spagna ed Inghilterra, papaboys, volontari e pellegrini

Preghiere e confessioni in piazza. Pronte 120 mila ostie
In piazza San Cosimo confessioni all'aperto, per i fedeli che domani vorranno ricevere la comunione di fronte al Papa.
Adina, ventottenne tedesca di Colonia, irrompe nel gazebo di viale Buoncammino con una domanda: «Sapete dirmi a che ora arriva il Papa?». Lo dice in un esperanto fatto di inglese con accento tedesco e un pizzico di italiano, imparato in una settimana di vacanza in Sardegna: «Ho saputo della visita del Pontefice, non voglio perderla».
In questi giorni di vigilia è una dei tanti turisti che hanno bussato alla porta dei papaboys , sotto gli stand distribuiti in Castello. «Molti ci hanno seguito nel percorso delle Beatitudini», racconta Daniele. Trentaquattrenne, abita a Quartu con la moglie, conosciuta durante un «percorso spirituale» che lo ha portato due anni fa in Canada, e ora a fare da guida durante il percorso-pellegrinaggio nel cuore di Cagliari, tra chiese e luoghi simbolici. Gruppi di trenta persone alla volta (ogni giorno ci sono cinque turni), per un cammino che inizia davanti al carcere e finisce di fronte alla Cattedrale. In mezzo, otto tappe intermedie tra piazza Indipendenza e il Bastione di Santa Croce intervallate da preghiere e riflessioni suggerite da un libretto distribuito alla partenza.
Dove si trovano cagliaritani, pellegrini arrivati da ogni angolo della Sardegna, turisti romani e stranieri. «In questi giorni abbiamo dato informazioni a molti inglesi, spagnoli e tedeschi», spiegano all'infopoint del Comune sotto la torre di San Pancrazio.
CONFESSIONI “EN PLEIN AIR” Qualcuno è andato a confessarsi all'aperto, sotto gli alberi di piazza San Cosimo. Due sedie piantate nell'erba, all'ombra delle querce: sotto, un frate domenicano che ascolta gli ultimi peccati di chi domenica vorrà assistere all'Angelus di Benedetto XVI e ricevere la comunione.
LE OSTIE Le ostie, che verranno consacrate domani durante la messa in piazza dei Centomila, verranno distribuite attraverso nove ( o forse anche più) postazioni: in ognuna ci sarà un sacerdote, che poserà nelle mani dei fedeli una delle 120 mila particole preparate per l'occasione. Un'occasione «propizia e importante», secondo il segretario della Cisl Mario Medde, che ha sottolineato come «la visita di Benedetto XI a Cagliari avvenga in uno scenario caratterizzato da un aumento delle povertà. Quasi un quinto della popolazione sarda, più di 90.000 famiglie, vive in uno stato di profonda precarietà materiale. Diminuiscono gli addetti al settore agricolo, nell'industria si riducono gli spazi per i lavoratori dipendenti, preoccupano sia la disoccupazione giovanile sia quella di lunga durata, il caro vita falcidia i redditi dei pensionati, nell'Isola ancora più bassi rispetto alle altre regioni del Paese».
LE MOSTRE E fino a domani si potranno ammirare le mostre legate alla visita del Papa, inaugurate da qualche giorno, come quella del Museo archeologico nazionale, intitolata “Il gesto della Preghiera nella Sardegna antica”, oppure quella di piazza San Cosimo (“Alla ricerca di San Lucifero, vescovo di Cagliari”). Al Lazzaretto di Sant'Elia, invece, ci sarà “Dal Colle una eco”, mentre al museo del Duomo (affianco alla cattedrale) è ancora visitabile l'esposizione “Un ponte tra Oriente e Occidente. I paramenti detti di Sant'Agostino”. Anche il sottopiano del Municipio, nel Largo Carlo Felice, rimarrà aperto per ospitare la mostra iconografica (in collaborazione con la Sovrintendenza artistica, con orario dalle 9 alle 22) “San Pietro, guida e fondamento della Chiesa. Testimonianze artistiche in Sardegna dal XVII al XIX secolo”. Al Comando Regione Carabinieri di via Grazia Deledda è stata inaugurata ieri l'esposizione “I carabinieri in Sardegna tra Fede e Fedeltà”. E come gli altri giorni, nella chiesa di Sant'Antonio in via Manno, si terrà l'adorazione eucaristica. Il sindaco Emilio Floris domani regalerà alla Madonna di Bonaria un rosario d'oro, per celebrare l'arrivo di Benedetto XVI.
Stanotte invece migliaia di papaboys canteranno e balleranno in uno stand della fiera. Musica fino (quasi) all'alba, in attesa di un Pontefice che sentono come punto di riferimento e chiamano, come se fosse un loro amico, B sedici .
MICHELE RUFFI

06/09/2008