r La proposta è stata lanciata ieri dall’associazione Musa: «Un modo per valorizzare le zone degradate del capoluogo»

Orti urbani vicino allo stadio. E in via Alziatora Sant’Elia. È la novità emersa nell’incontro, aperto ai cittadini, organizzato dall’associazione Musa nella vecchia sede della circoscrizione di La Palma. Sì all’interazione tra coltivatori e consumatori dei prodotti coltivati, senza nessun tipo di lucro. Un’occasione per poter svolgere lezioni sull’ambiente e sulla natura per le scolaresche. «Quello degli orti urbani è un nostro sogno», afferma Luisella Caria, presidente di Musa, «certe aree della città sono degradateed andrebbero valorizzate. Siamo stati i primi ad avere quest’idea, ed abbiamoda subito riscontrato un’eco molto forte», prosegue, «c’è già un progetto per Sant’Elia, molto articolato, comprendete orti sociali e didattici, abbracciando diverse fasce di popolazione». Affermazioni in sintonia con quelle di Paolo Erasmo, che aveva redatto e consegnato al sindaco Zedda un fascicolo contentente tutte le aree militari dimesse. «Sant’Elia ha la priorità », afferma «e proprio qui stiamo collaborando con un’altra associazione, Spaziando, che opera a San Bartolomeo». «Sicuramente l’iniziativa è ottima », ha spiegato Matteo Lecis Cocco Ortu, consigliere comunale Pd, « ed ha trovato nelle finalità un consenso largo in Consiglio Comunale. Il nostro obiettivo è quello di creare una vera cultura di socializzazione rispetto agli orti urbani. Attività di gruppo e sensibilizzazione nei confronti di tutta la cittadinanza”, sottolinea Lecis Cocco-Ortu «tanto più in quartieri come Sant’Elia. Per quanto non siano ancora state definite le zone, è un’ipotesi della quale tenerne indubbiamente conto, proprio per il carattere del quartiere». (Paolo Rapeanu)