Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sostegno agli affitti, dimezzati i fondi

Fonte: La Nuova Sardegna
15 settembre 2011

Continua l’emergenza casa, centonovanta le occupazioni abusive di alloggi di edilizia pubblica

Marisa Depau (Sel): «Il Comune avvii subito tutti i progetti cantierabili»



Settecento famiglie in difficoltà per pagare le locazioni

CAGLIARI. I finanziamenti per i contributi casa per l’affitto sono stati tagliati del cinquanta per cento. Mentre la graduatoria appena pubblicata parla di settecento famiglie che ne fanno richiesta. L’anno scorso era stato dato a circa 350 nuclei abitativi. «E questo significa - spiega Marisa Depau, consigliere comunale della Sel, considerata la pasionaria dei senza tetto - che non solo molte speranze saranno infrante, ma che aumenteranno gli sfratti».
«E il motivo è semplice - continua Depau - visto che i finanziamenti del 2010 sono stati dimezzati, la la metà delle persone che ricevevano il contributo non lo avrà più».
Cagliari è sempre stata una città con alta «sofferenza abitativa», ovvero con un numero consistente di occupazioni abusive. E vi sono anche oggi. «Recentemente dagli uffici del Comune - sottolinea Depau - ci è stato riferito che vi sono centonovanta alloggi di edilizia pubblica occupati senza autorizzazione. Quando non ci sono case disponibili, le persone si arrangiano come possono». Poi vi sono gli sfratti (diverse centinaia) per altri abitanti di appartamenti popolari, morosi da anni. «In questi casi l’ingiunzione è stata sospesa, ma la situazione permane critica», informa Depau. Ma la lista dei problemi non finisce: «La scuola Mereu (l’ex Crai) è occupata. Mentre per via Flumentepido - continua Depau - dove un progetto prevede la riqualificazione dell’immobile in 32 appartamentini, è ancora tutto fermo ai Lavori pubblici, sembra che manchi il progetto. Al momento c’è ancora una famiglia occupante abusiva. Oppure per lo stabile di via Donizetti, dove ci sono attualmente gli uffici della circoscrizione, è previsto un intervento a favore dei giovani: nuove case con il patto di futura vendita con un costo agevolato. Ma è ancora fermo». La nuova Giunta si è insedita da pochi mesi, i problemi ereditati e da risolvere sono tanti.
Intanto vi sono situazioni di alloggio temporaneo diventate normalità, come le «case albergo» di Mulinu Becciu «dove trenta famiglie vivono, anche da dieci anni, in ventotto metri quadrati per nucleo. Oppure c’è il centro di solidarietà intitolato a Papa Giovanni dove alcune famiglie vi vivono da anni, gli uomini da una parte e le donne dall’altra».
Per ovviare a tutto questo, propone Depau, «bisogna innanzi tutto cantierare i progetti dove si hanno già i finanziamenti (come via Flumentepido e via Donizetti). Poi avviare i piani di “housing sociale” per affittare a prezzi concordati: c’è una delibera della passata consiliatura che prevede interventi in tal senso in via Corsica e nell’area dell’ex mercato ortofrutta». E ancora: «Presso vico Tuveri c’è un lascito fatto con destinazione specifica per sfrattati. Bene: si trovino i soldi o si faccia un patto con un privato per costruire un certo numero di alloggi. Insomma: bisogna muoversi in fretta e anche con fantasia, e senza paura di coinvolgere i privati».