Rassegna Stampa

Sardegna 24

«Silenzio al porto sulla zona franca»

Fonte: Sardegna 24
14 settembre 2011

Scade questo pomeriggio il mandato del presidente dell’Authority Paolo Fadda I rinvii per l’escavo al Terminal e le concessioni. «Un invito: leggete i verbali del Comitato»

di STEFANO AMBU s.ambu@sardegna24.net

La scommessa a cui teneva di più non è né vinta, nè persa. Ma congelata. Si chiama Zona franca. Paolo Fadda, il giorno prima dell’addio al porto che ha guidato dal settembre del 2007, spiega, tecnicamente, perchè quelle due parole ancora non sono diventate fatti. In alto mare, come cantava negli anni Ottanta Loredana Bertè: già da allora- e forse anche da prima- si parlava di porto senza o con poche tasse da pagare. «All’azionariato per la società- ha detto Fadda tornado agli anni Zero- finora ha aderito solo la Camera di Commercio. Comune, Provincia e Regione? Solo silenzio: ho scritto, ho parlato spesso con l’ex sindaco di Cagliari. Ma è tutto fermo dallo scorso marzo». Fadda terminerà il suo mandato questo pomeriggio alle 16. Ma, in teoria potrebbe rimanere altri quarantacinque giorni. Al massimo, perchè da un momento all’altro, forse alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima, il ministro Altero Matteoli potrebbe dare il via libera a Piergiorgio Massidda. Fadda non lo nomina, ma forse, quando gli viene chiesto di lasciare un messaggio al suo sucessore, sta pensando a lui. «Che cosa posso dire a chi mi sostituirà? Di puntare sull'economia e sull'occupazione - ha chiarito - Penso che ce la possa fare: per certi progetti c'è anche bisogno di forza politica». Inevitabile il collegamento con la Zona Franca: « Lo ripeto- insiste Fadda- ricordo ancora una volta il caso di Tangeri Uno: con venti ettari in meno rispetto a Cagliari ha creato ventimila posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti. Lo sviluppo del Porto Canale è importante non solo per il capoluogo, ma per l'intera Sardegna. Per l'occupazione e le prospettive dei neolaureati». Conferenza stampa di commiato al Terminal crociere: visto il posto, per forza di cose si è parlato di navi piene di turisti che attraccano da un’altra parte- e non lì- per colpa dei fondali troppo bassi. «La gara è partita- ha detto- ed entro l’anno i lavori di escavo dovrebbero essere conclusi». Una questione da risolvere, come quella sulle concessioni portuali. Fadda molto british sui rinvii: «Voglio che siano i fatti a parlare. Invito tutti - è stato il suo appello - a leggere alcune delle motivazioni riportate nei verbali del Comitato portuale per farsi un'idea della situazione ». Fadda continuerà la sua attività di docente all' Università di Cagliari e si occuperà del Centro di simulazione trasporti (gru del porto, camion e autobus). «Su questo settorespiega Fadda in una sorta di post scriptum alla conferenza stampa- i porti nordafricani hanno mostrato un grande interesse ». Il riferimento è a un progetto internazionale, presentato qualche mese fa, che coinvolge Cagliari e diversi scali del Maghreb: una delle risorse portate in campo dalla Sardegna riguarda proprio l’utilizzo delle tecnologie. E il futuro di Cagliari? Passerà, almeno in via Roma e dintorni, proprio dal Piano regolatore del porto approvato dodici mesi fa. «Il piano crea i presupposti- spiega- qui tutto è destinato a grandi cambiamenti. Sarà una città nel porto: la passeggiata sul mare è soltanto l’inizio di una grande trasformazione. Sono sicuro, tanto per fare un esempio, che il molo Ichnusa, con i parcheggi e il nuovo giardino, diventerà un luogo bellissimo e molto frequentato dai cagliaritani. Ma penso anche a Su Siccu, sarà meraviglioso. E alle potenzialità del capannone Nervi ».