Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Deloitte consulente degli arbitri

Fonte: La Nuova Sardegna
14 settembre 2011

L’advisor dovrà stabilire se Cualbu ha diritto a un indennizzo e quale



Ma i giudici di Roma hanno già valutato: «Nessun atto illecito»

MAURO LISSIA

CAGLIARI. C’è il nome della società di consulenza chiamata a stabilire se Nuova Iniziative Coimpresa ha diritto a un indennizzo per la mancata realizzazione di gran parte del piano su Tuvixeddu: è la Deloitte Advisory spa. L’incarico firmato dal collegio arbitrale è stato notificato ieri alle parti, la Regione e l’impresa di costruzioni. Deloitte opera con 600 professionisti e 40 avvocati come advisory finanziaria, ma è specializzata anche in contenziosi e procedure arbitrali. E’ attesa da un compito molto complesso: mettere in fila la mole spaventosa di atti e sentenze che riguardano la querelle infinita tra l’amministrazione regionale e il gruppo Cualbu e rispondere ai dieci quesiti posti dal collegio per mettere nelle mani dei tre arbitri uno strumento utile a decidere se c’è stato danno oppure no, se di conseguenza l’impresa privata dovrà incassare una somma a titolo di risarcimento o di indennizzo, quale può essere la cifra giusta. Il consulente ha tre mesi di tempo per studiare il carteggio ed elaborare la relazione finale. In cambio di questa prestazione avrà a sua volta un compenso piuttosto elevato a carico delle parti, che va ad aggiungersi ai 550 mila euro già versati nelle tasche degli arbitri e della segreteria del collegio. Di certo il suo è un incarico delicatissimo per gli interessi in gioco e per la grande visibilità che ha assunto col trascorrere degli anni il caso Tuvixeddu, fino al 2006 - quando il governo Soru decise di fermare coi vincoli per notevole interesse pubblico l’avanzata del cemento sul colle dei Punici - confinato all’interno dei media sensibili al tema dei beni culturali e al mondo ambientalista. Da allora ad oggi la vicenda si è arricchita di sentenze importanti e di inchieste giudiziarie parallele, che hanno portato indirettamente il confronto tra Regione e gruppo Cualbu sul terreno politico. Il giudizio arbitrale in corso non ha nulla a che vedere con le conclusioni fin qui raggiunte nelle varie sedi giurisdizionali e con i procedimenti penali in corso: nasce dall’iniziativa dei legali del costruttore, convinti che la sequenza di interventi dell’amministrazione Soru abbia rallentato la realizzazione del progetto immobiliare, provocando un danno economico di 72 milioni di euro all’impresa. La sentenza del Consiglio di Stato emessa ad aprile scorso sembrerebbe escludere che la Regione abbia commesso atti illeciti, condizione indispensabile perchè si possa parlare di risarcimento. Al contrario i giudici di palazzo Spada hanno confermato la validità complessiva dei vincoli imposti in base al piano paesaggistico regionale e quindi la legittimità delle iniziative assunte dal governo Soru. Ma una valutazione su questi aspetti e sui diritti acquisiti da Nuova Iniziative Coimpresa spetta ora a Deloitte e quindi agli arbitri, che comunque non avranno l’ultima parola sulla vicenda. Il lodo definitivo che verrà emesso a conclusione del loro lavoro è difatti impugnabile davanti a una sezione civile della Corte d’Appello, quindi di fronte a magistrati togati. Come dire che questa vicenda parallela non potrà arrivare al capolinea in tempi brevi.
Il lodo arbitrale parziale si è chiuso il 22 giugno con la decisione di nominare un consulente tecnico. In attesa che venisse notificato il nome la Regione ha nominato la Kpmg Advisory, mentre i legali di Nuova Iniziative Coimpresa si sono affidati a Price Waterhouse Coopers Mlc. Le due società non hanno ancora il ruolo ufficiale di consulenti di parte perchè l’incarico formale parte soltanto adesso che il collegio arbitrale - composto dall’ex magistrato Gianni Olla, dal docente romano Nicolò Lipari dell’università la Sapienza e dal presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Bilé - ha formalizzato il nome del consulente dell’ufficio. A breve si capirà se le due compagini internazionali saranno chiamate a collaborare con il consulente del collegio. L’altro aspetto in sospeso riguarda la posizione dell’ex governatore Renato Soru e dell’ex assessore regionale all’urbanistica Gianvalerio Sanna: hanno partecipato alle prime udienze dell’arbitrato, poi il collegio li ha estromessi. C’è tempo fino a novembre per ricorrere contro questa parte della decisione.