Rassegna Stampa

Sardegna 24

Ventimila con la Cgil contro la finanziaria

Fonte: Sardegna 24
7 settembre 2011

 

Un lungo corteo a Cagliari con quattromila persone. I comizi finali in piazza del Carmine Il segretario Enzo Costa: «Questo è un bel giorno per la democrazia, ma triste per i lavoratori»

Pensionati, cassintegrati, studenti, dipendenti della scuola e dello spettacolo : «No alla manovra »

Piazza del Carmine a Cagliari, erauntripudio di bandiere colorate, striscioni e cappellini. Maniente di quello spazio straripante e colorato, che si agitava al ritmo di “Bella Ciao”, aveva il sapore del trionfo per la Cgil, che ha indetto con successo lo sciopero generale: tornare a manifestare per l’ennesima volta, con l’obiettivo di bloccare lamanovrafinanziaria approdata ieri in Senato, ieri mattina aveva piuttosto il sapore della sconfitta. «Questo èunbel giorno per la democrazia, ma è tristissimo per tutti noi che per difendere i nostri diritti scendiamoancora una volta in piazza». Sono le parole di Enzo Costa, quando sale sul palco dal quale arringa i quasi 4 mila manifestanti e da cui annuncia la riuscita delle manifestazioni nelle otto città capoluogo dell’Isola: «Ventimila persone sfilano in queste ore in Sardegna contro la finanziaria del Governo» . I pensionati, i cassintegrati, gli studenti, i dipendenti della scuola e delmondodello spettacolo, tutto il popolo dei senza diritti, ha deciso di dire no alla finanziaria «che fa sostenere interamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati il costo» e di aderire allo sciopero nazionale, che ha siglato la rottura con la Cisl e laUil: «Bonanni e Angioletti -ha intimato Nicola Nicolosi della segreteria nazionale della Cgil- i rapporti tra noi possono continuare se ritirate il vostro assenso all’articolo 8, secondo il quale il datore di lavoro può contrattare con il sindacato il licenziamento dei dipendenti. Il sindacatononsi puòsostituire alle leggi dello Stato». Nel mirino della Cgil ci sono «una serie di provvedimenti contenuti nella manovra che tendono a indebolire ancora di più i cittadini in difficoltà». Continua Nicolosi. «Siamo riusciti a bloccare in tempo le norme che permettevano di non contegiare per la pensione gli anni dell’Università e del servizio militare. Ma ci sono altri punti che il Governo deve ritirare. Stanno smantellando lo stato sociale e i diritti delle persone indifese: all’articolo 9 della finanziaria si liberano gli imprenditori dall’assunzione dei disabili, per ghettizarli in alcuni settori a parte delle aziende ».