Rassegna Stampa

Sardegna 24

In prima linea contro la crisi

Fonte: Sardegna 24
7 settembre 2011

Nel palco di Piazza del Carmine solo giovani precarie : «Fateci lavorare»
 

 Donne sarde e disoccupazione, quella giovanile è al 46% . Costa :«Sono la parte più debole e pagano il prezzo più alto»

Noi non chiediamoassistenzialismo, vogliamo solo poter lavorare e contribuire alla crescita della nostra Regione ». Le parole pronunciate dal palco ieri mattina da RobertaMura, giovane ingegnere minerario in cassa integrazione da dueanni dalla miniera di fluorite di Silius, possono essere ilmanifesto dello sciopero di ieri della Cgil, in tutta Italia e in otto città in Sardegna. A Cagliari la manifestazione principale, che ha messo le donne in prima fila, giovani e soprattutto precarie o in cassa integrazione. A parte i segretari della Cgil, parlano solo loro dal palco: con Roberta Mura anche Michela Caria, precaria della scuola e Paola Biolchini, lavoratrice dell’Ara. Perché la condizione del lavoro femminile nella nostra regione affronta la crisi inunamaniera ancora più pesante, perché si incrocia con il lavoro di cura.È il termine tecnico che indica attività, quasi sempre nonriconosciute economicamente, quali il lavoro all’interno della famiglia, la cura dei bambini e della casa. «Abbiamo voluto mettere in evidenza, spiega il segretario della Cgil sarda Enzo Costa, che il tasso di disoccupazione femminile è arrivato al 16%,ma quello giovanile femminile raggiunge addirittura al 46%, un dato enorme». Le donne, giovani e non solo, spesso sono costrette a scegliere tra il lavoro, quando riescono a trovarlo, e la famiglia. L’incredibile fenomeno delle dimissioni volontarie per maternità, 800mila casi segnalati dall’Istat in tutta Italia, si fa sentire anche in Sardegna, con dati che anche il sindacato ha difficoltà a recuperare. «Si tratta , continua Enzo Costa, della parte più debole della società, che sta pagando più di altre la selezione imposta dalla crisi e che maggiormente ha combattuto negli anni permigliorare la propria condizione sociale e lavorativa. La verità è che stiamo brutalmente tornando indietro. Ma la presenza di tante donne oggi significa che c’è una tessu- o sociale che reagisce e che, soprattutto, non vuole stare zitto ». Dalle donne, effettivamente in grande numero anche nella manifestazione cagliaritana, parte un segnale forte di riscatto ed unavoglia di partecipazione, che ha dato la scossa alla politica in questo Paese, almeno dalla primavera del movimento «se non ora, quando?», che ha rappresentato per primo il senso di una «misura colma» nell’opinione pubblica italiana.

Luisa Sassu, una vita nella Cgil e tra le promotrici del movimento «se non ora, quando?», dapochi mesi è assessorecomunale a Cagliari: «Si sono sprecati fiumi d’inchiostro per spiegarci che le retribuzioni femminili sono più basse, che le donneanche se più preparate non hanno la parità d’accesso alla carriera, che la scarsa natalità è collegata direttamente al precariato del lavoro femminile. Eppurecontinuano a colpire il lavoro e i soggetti più deboli, giovani, donne e immigrati. Si interviene sulle pensioni delle donne anche nel settore privato, ignorando il fatto che le donne suppliscono alla carenza di asili nido, di ricoveri per le persone anziane, di tutti quei servizi sociali che mancano al Paese più “mammone” del mondo». Una politica, quella del Governo nazionale, che sembra volere quasi discriminare le donne, che sembra colpire sempre nella stessa direzione. Una voglia di dire basta, che secondo

Luisa Sassu, idealmente collega la protesta di febbraio a questo sciopero nazionale, voluto dalla Cgil «Non è stato un caso che Susanna Camusso, dal palco in cui parlava, abbia risposto “se non ora quando?” a chi eccepiva sulla scelta di proclamare per oggi uno sciopero generale. Anche oggi, come il 13 febbraio, ho avuto la precisa percezione che un atto di coraggio scaturisca sempre da un sopruso di troppo. E le donne, di coraggio, ne hanno da vendere».

Alberto Urgu (Continua da pag. 3) (Segue a pag. 4) di ALBERTO URGU a.urgu@sardegna24.net