Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La svolta per parco e strada

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 settembre 2011

Tuvixeddu

 

  MASSIMO ZEDDA Per la nuova giunta comunale è stato il primo incontro ufficiale su Tuvixeddu. Il sindaco ha ottenuto la collaborazione della Regione per finanziare i lavori di completamento del parco verde e dell’area archeologica sul colle di Tuvixeddu.

I DUE PUNTI Sindaco e Regione sono d’accordo: i lavori per il parco verde e l’area archeologica vanno terminati al più presto. Nel frattempo il Comune vuole decidere sulla nuova strada.

CUALBU «È stata una riunione equilibrata e produttiva, c’è la buona volontà di tutti per chiudere questa vicenda»

TAVOLACCI «La Regione è in sintonia con le intenzioni del Comune, positiva la volontà del sindaco di collaborare»

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

 Il primo passo è stato fatto. Il parco di Tuvixeddu è più vicino. Il sindaco Zedda, come aveva annunciato a Cappellacci, vuole portare a termine gli interventi pubblici sul colle. Il Comitato di vigilanza sull’accordo di programma ieri ha preso atto della linea scelta all’incontro col presidente della Regione la settimana scorsa: concludere la parte pubblica dei lavori. Subito il parco, mentre si decide dove passerà la strada.

IL GIUDIZIO DEL SINDACO «Un incontro positivo, in cui si sono fatti passi avanti importanti», è il parere di Massimo Zedda al termine del primo incontro con Regione, Coimpresa e gli altri proprietari dell’area di Tuvixeddu. La settimana scorsa il primo cittadino ha chiesto a Cappellacci di mettere subito i soldi: il parco prima di tutto. Perché tra progetti di strade e palazzi, sentenze, ricorsi e polemiche Tuvixeddu è off limits. «C'è la volontà, da parte di tutti, di consentire il prima possibile ai cagliaritani di poter godere di uno fra i parchi più belli e importanti del Mediterraneo », ha detto ieri il primo cittadino dopo la riunione.

LA VERSIONE DELLA REGIONE «Ci siamo trovati in sintonia con il Comune per la realizzazione del parco archeologico e di tutte le strutture pubbliche - spiega Massimo Tavolacci, uno dei rappresentanti della Regione all’incontro di ieri in Municipio - abbiamo constatato la volontà del sindaco di accelerare e la volontà del Comune di collaborare». La Regione ha un ruolo di primo piano perché deve aprire i cordoni della borsa e pagare gli interventi sul colle che guarda Santa Gilla. «Non abbiamo parlato di cifre, anche perché restano quelle già previste - spiega Tavolacci, capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’Urbanistica - qualcosa si recupera dalle modifiche del progetto della strada, e quei fondi potranno coprire il recupero degli interventi rimasti incompiuti all’i nte rno del parco, che necessitano di nuovi lavori». Trovata l’intesa “politica” tra Comune e Regione si tratta ora di passare agli aspetti pratici per la realizzazione del parco fantasma. «Il Comune si è impegnato a convocare, entro la fine di settembre, la Conferenza dei servizi per l'approvazione definitiva dei progetti di sistemazione del parco, a partire dalla pulizia dell'area e dalla realizzazione dei percorsi», ha precisato Massimo Zedda. Se il futuro del parco è segnato, una zona verde e una archeologica, non è ancora definitivo il progetto della strada che dovrà raggiungere l’area da Tuvumannu. La precedente giunta comunale aveva stabilito che la strada sfociasse in via Is Maglias. «Per quanto riguarda la viabilità - ha precisato Zedda - siamo in attesa di acquisire le immagini tridimensionali dei progetti per capire quale possa essere l'intervento con il minore impatto, anche visivo, sulla zona».

LA POSIZIONE DI COIMPRESA Alle trattative tra Comune e Regione ha assistito un ospite interessato, Gualtiero Cualbu. «Il bilancio è positivo », commenta a fine incontro. Era stato proprio l’imprenditore proprietario dell’aria di Tuvixeddu ha chiedere la riunione del Comitato di vigilanza, sperando di avere risposte sugli interventi pubblici: parco e strada. «Noi abbiamo messo in evidenza la legittimità dell’accordo di programma e nessuno l’ha messo in discussione - racconta il fondatore di Coimpresa - il sindaco ha espresso la volontà di arrivare quanto prima all’avvio delle opere pubbliche. Sono gli interessi legittimi dei privati: non si può più attendere». Cualbu analizza le parti in causa: «Tutti sono ormai stanchi, c’è la voglia condivisa di chiudere la vicenda». Coimpresa aspetta e si dichiara pronta a modificare i progetti. «Prima si passi alla fase operativa - conclude Cualbu - se c’è l’interesse dell’amministrazione a trovare modifiche e miglorie siamo pronti a vederle insieme