Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu, appello al ministro

Fonte: La Nuova Sardegna
4 settembre 2008

GIOVEDÌ, 04 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Legambiente








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CAGLIARI. Legambiente non si arrende e sollecita un incontro urgente con il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi per illustrargli la situazione del sito archeologico di Tuvixeddu-Tuvumannu, e consegnargli gli esiti degli studi svolti nell’area dall’associazione negli ultimi quindici anni.
L’iniziativa, che segue la richiesta di un sopralluogo al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in occasione della sua presenza in città domenica prossima per la visita del Papa, rientra in una campagna d’informazione e sensibilizzazione avviata dall’associazione ambientalista per la tutela del complesso archeologico. La battaglia si gioca sul modo di intendere la valorizzazione della necropoli.
Sul colle c’è un accordo di programma, firmato nel 2000 da Regione, Comune e Coimpresa per una lottizzazione integrata, che prevede: un parco archeologico naturalistico di circa venti ettare e, in un’altra parte del colle, una serie di residenze per quattrocento appartamenti. Legambiente chiede la tutela integrale di tutto il colle sulla base del discorso paesaggistico che salvaguardia i luoghi e la loro memoria come elementi storici e culturrai.
«Dal ministro Bondi ci attendiamo un intervento urgente che, attraverso il cosiddetto “Codice del Paesaggio”, sostenga l’azione degli organi regionali espressa con il piano paesaggistico regionale del 2006», spiega il presidente di Legambiente Vincenzo Tiana, «e possa tutelare adeguatamente, con la dichiarazione di preminente interesse pubblico, il complesso paesaggistico e culturale di Tuvixeddu e Tuvumannu». Legambiente annuncia, per le prossime settimane, numerose iniziative informative e culturali su Tuvixeddu, fra cui un concorso fotografico, spettacoli, mostre, letture di racconti e poesie e proposte per andare verso la realizzazione di un grande parco archeologico ambientale nell’area. «Alcune sentenze, annullando il vincolo contestuale imposto dalla Regione Sardegna, fanno temere un’ulteriore grave compromissione del colle, che incorpora nella città la necropoli punica più vasta del Mediterraneo», comunica Legambiente al ministro Bondi. «Il complesso, esteso per oltre 60 ettari sulle colline di Tuvixeddu e Tuvumannu, comprende innumerevoli peculiarità ambientali per paesaggi e biodiversità, oltre a un’eccezionale testimonianza di storia e di archeologia». Tuttavia «nonostante i vincoli archeologici e paesaggistici, evidentemente insufficienti», ricorda Tiana, «insistono tuttora progetti e investimenti finalizzati all’edilizia civile, adiacenti alla necropoli, fortemente lesivi dell’unità ambientale e destinati a sottrarre il bene alla fruizione pubblica, per consegnarlo a quella privata».