Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via Roma ritorni il salotto della città»

Fonte: L'Unione Sarda
5 settembre 2011

Dopo il no al parcheggio

 


Vedi la foto Questo parcheggio interrato non s'ha da fare! La Giunta Zedda ha deliberato così, considerando i benefici apportati dal progetto inferiori ai disagi che la stessa cittadinanza avrebbe subìto durante la sua realizzazione.
Oltre a ciò si è letto, sui giornali e su internet, di carenze progettuali negli studi idrogeologici, archeologici e della presenza di sottoservizi. Gli esperti della Giunta valutano, infine, in almeno dieci anni la durata possibile del cantiere. Troppo! La variante proposta (anche da questa associazione) che prevedeva il sottopasso non prospettava tempi simili, e non sembra essere presa neanche in considerazione. La grande Piazza sul mare rimarrà per i più un'utopia, uno di quei progetti ritenuti non strategici per lo sviluppo urbano e turistico del capoluogo.
Restano i problemi alla viabilità urbana e dei flussi da e per Capoterra; le macchine parcheggiate nella fascia centrale di via Roma; i blocchi sempre più frequenti per le proteste dei lavoratori alla canna del gas. Restano i flussi di turisti che dal porto vanno a Marina e viceversa dovendo attraversare ben dieci corsie di carreggiata più cinque di parcheggi. La grande piazza sul mare, desiderata dall'amministrazione precedente, rischia così di non vedere mai la luce, innescando forti dubbi sul futuro del lungoporto, che con il progetto avrebbe permesso di avere un continuum tra le frequentate strade della Marina e la banchina. La piazza immaginata dalla Giunta, se nascerà, avrà probabilmente una forma molto diversa, sicuramente senza quei parcheggi sotterranei, tanto criticati da associazioni ambientaliste e gruppi di cittadini. La tesi ricorrente vede il maggior accesso degli autoveicoli bloccato in parcheggi di scambio da realizzare in strutture nello spazio delle Ferrovie dello Stato o in viale La Playa a ovest, dentro il porto o di fianco all'ex Cis verso est. Le persone verrebbero deviate verso il mezzo pubblico, il pedibus o il bike sharing. Gli autoveicoli residui passeranno dentro una via Roma attraversata dal metrotram, liberata dai parcheggi nella fascia centrale, ma sempre con le sei corsie verso il porto. La piazza immaginata andrebbe, senza interferenze, dalla porticata sino all'attuale giardino: già questa è un'ipotesi desiderabile! Certo non sarà la grande piazza ma comunque migliorerà la condizione attuale. Tutti facciamo il tifo perché si riesca a ricreare il salotto della città, così come veniva definito dai nostri nonni, perché questo possa ospitare il maggior numero possibile di turisti e perché l'aria ritorni pulita come quella di allora.
Alessandro Serra
(Urban Center)