Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sondaggio: sì al cantiere

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2011

UNIONESARDA.IT. Il 54 % vorrebbe i 400 stalli in via Roma

«Finalmente una decisione seria e coraggiosa, dettata dal buon senso e sintomatica di una svolta, di un effettivo cambio di filosofia nell'amministrazione della città», scrive Manfred sul sito Unionesarda.it . «La decisione di bloccare è una miope, totale idiozia. Buttare via un'occasione simile è veramente assurdo», risponde invece Stravanato. Su internet, la scelta di bloccare definitivamente il progetto del parcheggio sotterraneo di via Roma fa discutere. Tanto. E il sondaggio, lanciato dal sito, fino alle 18 di ieri pendeva verso il «No» alla decisione della Giunta Zedda. Quindi a favore dell'opera da 7,3 milioni di euro lasciata in eredità dal sindaco Emilio Floris.
In circa sei ore il portale web del nostro quotidiano ha raccolto 369 «no» (il 54,4 per cento), 298 «sì» (43,8 per cento) e 12 «non so» (1,8). Il lettore che si firma “Glucademarti” si dice deluso. «Sono deluso da questa scelta miope. Mi aspettavo un miglioramento del precedente progetto, magari con l'integrazione della metropolitana sotterranea. Il parcheggio era la possibilità di far sparire le auto dalla superficie e rendere definitivamente pedonale la Marina, liberare la piazza centrale e dedicarla finalmente ai pedoni ed alle piste ciclabili e, perché no, anche qualche spiazzo per lo sport. Il cantiere sarebbe durato realisticamente 5/8 anni, adesso abbiamo la piazza centrale invasa da auto e autobus per sempre». Secondo “Ltidu81”, «il parcheggio sotto via Roma era un progetto sbagliato e inutile. Ben vengano amministratori capaci di prendersi le proprie responsabilità e le critiche dei cittadini pur di bloccare quelli che erano errori consolidati negli anni passati. Meglio pagare 1/5 di penale piuttosto che 5 volte tanto per un'opera inutile e deleteria. I soldi restanti si possono investire in soluzioni alternative più consone e utili per via Roma e la città di Cagliari, che di certo non mancano». Sempre che quei soldi possano essere ancora utilizzati. ( m.r. )