Dopo il no al multipiano

Vedi la foto
«Cancellare quel progetto è un errore grave. È sbagliato abbandonare un parcheggio studiato per anni in tutti i suoi aspetti e finalizzato alla pedonalizzazione della Marina e a creare la piazza sul mare che avrebbe trasformato la città e dato impulso alle attività economiche. Poi, perché creerebbe disagi al traffico? Io credo che per un'idea come quella, destinata a cambiare la città, due anni siano sopportabili. E in ogni caso il parcheggio poteva essere spostato dentro il porto, si poteva fare. Come si poteva fare la metropolitana leggera ed eventualmente un altro parcheggio, di scambio, alle ferrovie».
Emilio Floris fatica a rassegnarsi all'idea che il suo progetto-icona, quello che lo ha accompagnato dalla campagna elettorale del 2001 all'epilogo della sua esperienza in Municipio, sia stato cancellato. Tanto da pensare «a una consultazione popolare» o a «una forte iniziativa dell'opposizione consiliare» perché si annulli la delibera della Giunta che ha dato all'ufficio legale del Comune il mandato a trattare con l'impresa che si era aggiudicata i lavori del parking per rescindere il contratto.
«Dicono che a noi è mancata una visione della città, ma mi sembra che manchi a loro. Noi credevamo in una Capitale nel Mediterraneo, e quel progetto era funzionale alla nostra idea di sviluppo, a dare un senso nuovo alla città, ora mi pare si riducano le ambizioni», attacca l'ex sindaco. «Quel parcheggio era finalizzato prevalentemente ai residenti della Marina, le cui auto occupano ora nella piazza centrale di via Roma, e a chi lavora in quella zona. La pedonalizzazione, che ha rivitalizzato il quartiere, rischia di fallire». Ma che differenza c'è se i posti auto per i residenti si realizzassero a poche decine di metri, nel parcheggio delle Fs? Per Floris il tragitto da via Sassari alla Marina «è meno sicuro per i residenti». Poi l'ex sindaco lancia una provocazione: «Non vorrei che l'idea di fare i parcheggi in un'altra sede sia finalizzata a riservarne uno o più piani a privati (in quello di via Roma non sarebbe stato possibile) che hanno in mente progetti di trasformazione urbanistica nella zona». Il riferimento sembra essere la possibilità che nel palazzo che ospita la Rinascente sorga un albergo. (f.ma.)