Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Legambiente: Berlusconi visiti Tuvixeddu

Fonte: La Nuova Sardegna
3 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 03 SETTEMBRE 2008

Pagina 6 - Sardegna






ROBERTO PARACCHINI

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CAGLIARI. Legambiente invita il presidente Silvio Berlusconi a visitare Tuvixeddu con l’obiettivo di tirarlo dalla parte di chi vuole il vincolo di inedificabilità per tutto il colle. «Avendo appreso dalla stampa la notizia della sua venuta a Cagliari in occasione della visita di Benedetto XVI - si legge nella lettera che il gruppo ambientalista ha inviato al presidente del consiglio dei ministri - vorremmo sottoporle la proposta di visitare con la guida di esperti e studiosi uno dei luoghi più importanti dal punto di vista archeologico e paesaggistico della nostra città».
Legambiente illustra poi a Silvio Berlusconi che dalla «sommità del colle si gode il più ampio panorama della città». E nello stesso tempo «Tuvixeddu incorpora nel cuore di Cagliari la necropoli punica più vasta del Mediterraneo, collegata idealmente alla laguna di Santa Gilla, sulle cui sponde si insedia la civiltà fenicio-punica e successivamente romana».
Si tratta, però, continua Legambiente, di una testimonianza, «purtroppo non ancora valorizzata, quasi unica al mondo insieme a quella di Sant’Antioco, sempre in Sardegna».
Oggi il sito archeologico del colle è diventato la necropoli più ampia del Mediterraneo: «Né in Libano, né a Cartagine è ormai possibile osservare una tale quantità e varietà di vestigia del mondo punico come a Tuvixeddu, considerato da eminenti studiosi un monumento mondiale che fa grande la Sardegna e l’Italia».
Per tutti questi motivi Legambiente chiede al presidente del consiglio di intervenire per tutelare al meglio «quest’area di valore mondiale». Che «si trova davanti a una difficile svolta, che non è esagerato definire storica, poiché rischia una ulteriore compromissione ambientale».
Sullo sfondo c’è l’accordo di programma firmato nel 2000 da Regione, Comune e Coimpresa per una lottizzazione integrata: un parco archeologico naturalistico di circa venti ettari e, in un’altra parte del colle, a lato di via Is Maglias, una serie di edificazioni per circa quattrocento appartamenti. Nel gennaio del 2007 la Giunta guidata da Renato Soru era intervenuta per bloccare qualsiasi lottizzazione.
Il Comune e i privati avevano, però, fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale e vinto. Sentenza poi convalidata dal Consiglio di Stato. Infine la Regione si è appellata al governo di Roma.
«Pertanto ci auguriamo - chiede Legambiente - che all’interno del programma di impegni del 7 settembre possa trovare il tempo di aderire al nostro invito, poiché si tratta di una visita sicuramente indimenticabile e, per la nostra città, il miglior auspicio per la salvaguardia di questo importante sito».