Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Alberghi quasi completi e papaboys mobilitati

Fonte: La Nuova Sardegna
3 settembre 2008

MERCOLEDÌ, 03 SETTEMBRE 2008

Pagina 6 - Sardegna

Aumenta l’attesa tra i fedeli, dalle dieci diocesi pronti a partire migliaia di pellegrini



Ritocchi finali all’organizzazione per la visita del pontefice a Cagliari domenica prossima



Veglia di preghiera per i ragazzi cattolici di tutta l’isola nei padiglioni della Fiera in vista dell’incontro in via Roma. Bonaria, fibrillazione tra i padri mercedari



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CAGLIARI. Cresce la fibrillazione. Fervono gli ultimissimi preparativi. E nasce l’esigenza di piccoli ritocchi, aggiustamenti in extremis, dettagli minimi da rivedere. A cinque giorni dalla visita di Benedetto XVI, l’imponente macchina per la regia dell’evento non conosce soste. Nel frattempo, a Cagliari e dintorni, si registra il tutto esaurito. O quasi. La Fiera si prepara ad accogliere da sabato migliaia di papaboys armati solo di materassini e sacchi a pelo.
Altre decine di comitive e centinaia di gruppi organizzati dalle dieci diocesi dell’isola raggiungeranno il capoluogo giornata del 7. Davvero notevolissimo lo spiegamento di pullman, vanettes, furgoncini, auto private. Fin dall’alba di domenica si prevedono lunghe file di veicoli, soprattutto nel tratto sud della Carlo Felice, diretti verso Cagliari. Con l’esigenza da parte di parecchi conducenti che si spostano in maniera autonoma di acquisire informazioni indispensabili prima del viaggio. Intanto sulle aree di sosta. Poi sulle rivoluzioni nel traffico della città. Infine sulle zone rosse blindate per motivi di sicurezza.
Il consigliere di FI Pietro Pittalis, con una lettera al governatore Renato Soru e all’assessore ai Trasporti, chiede che tutti gli autobus delle società a partecipazione regionale siano messi a disposizione dei pellegrini.
Naturalmente aumentano l’attesa e la speranza tra i padri mercedari nella basilica di Bonaria. In queste ore si studiano gli abbellimenti finali. Vengono fatte le prove del cerimoniale. Si eliminano gli ostacoli e le difficoltà che in casi eccezionali come questi sono sempre possibili nonostante gli imponenti sforzi logistici.
Per domenica, quando in terra di Sardegna arriverà il terzo pontefice in meno di quarant’anni per una visita che in tutto durerà dieci ore, è ormai difficile trovare una sistemazione negli hotel di Cagliari e dei vicini litorali. A fronte di una disponibilità pari a molte centinaia di stanze negli alberghi, attraverso il sistema di prenotazioni online si scopre che le camere libere sono ben poche.
Ci sono residence e complessi riservati da tempo dove la possibilità di accoglienza è nulla. In altri hotel solitamente di grande ricettività, invece, sono rimaste soltanto una o due camere, perlopiù singole o doppie, nessuna tripla o appartamentini in grado di ospitare famiglie intere.
Meno problemi di alloggio e precedure burocratiche ridotte all’osso per i giovani (già oltre 1500 le prime adesioni) mobilitati per l’arrivo di Benedetto XVI. Tantissimi sardi delle nuove generazioni, provenienti un po’ da tutti i centri dell’isola, si preparano infatti a passare la notte di sabato nei padiglioni della Fiera. La loro attrezzatura di supporto sarà ridotta al minimo. Si baseranno soltanto sui propri mezzi e su quelli messi loro a disposizione dalla curia. I papaboys verranno accolti in due padiglioni: le ragazze da una parte, i ragazzi dall’altra. La veglia di preghiera sarà ovviamente incentrata sugli stessi temi d’attualità che contrassegneranno il discorso del pontefice nel pomeriggio del giorno successivo in via Roma.