La denuncia

A complicare la vita - già difficile - di Abbanoa interviene «una morosità impressionante», secondo le parole del presidente dell'azienda Pietro Cadau: «Al primo arrivo della bolletta, solo il 50 per cento degli utenti paga spontaneamente. Poi, dopo che mandiamo i solleciti, si arriva a una percentuale del 70-75». Qua non si sta parlando di fatture anomale, pazze, stratosferiche, insomma contestate: è solo una trascurata normalità, l'andazzo di chi sa che può essere conveniente traccheggiare un po'. Magari prima o poi spunta una bella sanatoria, penserà qualcuno.
«In quella fascia di morosità rientrano però, in molti casi, anche i Comuni», rivela Cadau. «E poi c'è il caso delle case popolari, dove in genere manca la colonna montante e quindi c'è un solo allaccio, un'utenza unica condominiale». Dovrebbero pagare gli inquilini, ma sorge il problema della divisione in quote della bolletta collettiva. «Se nessuno paga e non è possibile frazionare i costi - prosegue il presidente di Abbanoa - deve intervenire il proprietario». Cioè il Comune o in particolare, per circa 25-30mila alloggi, l'agenzia regionale Area che ha preso il posto dei vecchi Iacp.