Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Metro monca in attesa di fondi

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 agosto 2011

Trasporti

Metro monca in attesa di fondi

 

Veloce, comoda e, soprattutto, evita l'incubo del parcheggio. Promossa dopo tre anni dalla sua entrata in funzione la Metropolitana leggera piazza Repubblica-Monserrato che ha conquistato i suoi passeggeri, nonostante sia attiva solo una delle otto linee previste in base al progetto originale. Varato dall'ex presidente della Regione Renato Soru nel 2008, prevedeva con un investimento di 319 milioni di euro la costruzione della metrotranvia: 43,75 chilometri che evrebbero dovuto collegare Cagliari con Quartu, Settimo e Sinnai e permettere di raggiungere aeroporto, stazione di piazza Matteotti e porto. Ma così non è, almeno per ora. Nonostante questo, circa 5mila persone ogni giorno utilizzano la metro. «È un servizio eccezionale», dice Stefania Atzeni, 31 anni di Monserrato, «ora arrivo a casa e al lavoro in pochi minuti. Risparmio molto tempo e non finisco in ingorghi pazzeschi». «Non ne posso praticamente più fare a meno», spiega la 21enne cagliaritana Ilaria Dettori, «la uso ogni giorno. Quando devo spostarmi per fare compere o per andare in palestra la prendo perché è comoda e rapida». In prevalenza donne e giovani sui vent' anni nella linea 1 Gottardo. Ma non è la regola. «Finalmente è finito l'incubo del trovare parcheggio», racconta Alessandro Loi, impiegato di Selargius, «poi ultimamente con il prezzo della benzina alle stelle, la possibilità di usufruire di questo mezzo di trasporto pubblico permette di risparmiare notevolmente sui costi». La metro, anche se monca, un po’ ha cambiato le abitudini dei cittadini, che prima si spostavano prevalentemente in auto. «Abbiamo circa 5000 passeggeri al giorno », dice Maurizio B. conducente della linea 1, «chiaramente ora nel periodo estivo le persone sono diminuite, ma a breve si tornerà a questi numeri: abbiamo un'utenza costituita prevalentemente da studenti e pendolari». Molti soddisfatti, ma i contestatori non mancano. Gli animi cambiano se si parla di collegamenti con l'area vasta dell'hinterland cittadino. «Chi di dovere», dice Maria Antonietta Serra, insegnante in pensione, «dovrebbe capire che il costo del biglietto è altino, un euro e venti (a Milano costa un solo euro, ndr), e le zone servite ancora poche. Abito a Elmas e devo necessariamente prendere diversi mezzi, con diversi biglietti: la mia zona non è servita dalla metro». L'accordo di programma firmato nel 2008 da tutti i sindaci dei comuni dell'area interessata non è stato inserito nella bozza dell'Intesa generale quadro deliberata dalla Regione il 24 giugno giugno scorso. Nel documento di programmazione economica e finanziaria per il triennio 2012-2015, ci sono solo alcuni collegamenti: fino al Policlinico e poi Sinnai, un troncone per Quartu e un altro che congiunge piazza Repubblica a piazza Matteotti per una spesa di 293 milioni di euro. La metro per tutti i comuni pare non rientrare tra le priorità della Provincia, sua prima sostenitrice. Su un miliardo di euro sbloccato per la Sardegna di Fondi Cipe, sono arrivati in città solo 76 milioni. Otto quelli destinati alla metropolitana leggera, appena sufficienti per coprire la tratta piazza Repubblica-piazza Matteotti. Emanuele Piga redazione@ sardegnaquotidiano. it  

 

numeri 43.75 I chilometri che dovrebbero essere percorsi dalla metro: da Sinnai all’aeroporto di Elmas, passando per piazza Repubblica e via Roma. 8 I milioni di euro di fondi Cipe che potrebbero essere utilizzati per il congiungimento con piazza Matteotti. LA RICERCA ECCO I DATI SUL SERVIZIO PUBBLICO Secondo un'indagine del Crimm (Centro Ricerche Modelli di Mobilità) il 43 per cento dei passeggeri usa la metro ogni giorno da 2 a 4 volte, il 23 più volte la settimana, il 19 almeno una volta la settimana e il rimanente 15 almeno una volta al mese. Il 72 per cento dei fruitori tiene conto che la metropolitana leggera inquina meno delle automobili. Sempre in quest'ottica, ritengono che l'utilizzo della metro dia un contributo alla salute pubblica per il 68 per cento, alla vivibilità della città 72 e alla realizzazione di condizioni di mobilità sostenibile 75. Più di due utenti su tre sono possessori di auto, il 42 per cent prima che entrasse in funzione la metro utilizzava l'auto come guidatore per lo stesso spostamento fatto oggi con il trenino, il 6 per cento come passeggero, il 37 invece usava il bus. I passeggeri provengono da quasi tutti i comuni dell'area vasta cagliaritana, con prevalenza degli abitanti di Monserrato con il 33%, di Cagliari con il 26%, di Pirri e Selargius, entrambe con il 9 per cento.

LA FALLA DEL SISTEMA «Il costo del biglietto è alto e le zone servite ancora poche. Abito a Elmas e devo per forza prendere diversi mezzi, con diversi biglietti: la mia zona non è servita dalla metro » .

IL PROGETTO L’investimento complessivo previsto nel 2008 era di 319 milioni. Piano arenato in piazza Repubblica

A BORDO Il servizio piace ai passeggeri, ma alla fine dei lavori mancano numerose tratte e parte dei finanziamenti