Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’invito di Cappellacci ai parlamentari sardi per un fronte unitario

Fonte: Sardegna Quotidiano
23 agosto 2011

PICCOLI COMUNI

 

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it n «Un'azione forte e condivisa delle possibili azioni da intraprendere in Sardegna»: Cappellacci invita i parlamentari sardi all’unità per salvare il salvabile dalla manovra di Tremonti. Il presidente della Regione chiama a Villa Devoto senatori e deputati di ogni partito, l’appuntamento è per lunedì alle 16. «Auspico che i parlamentari sardi intervengano con emendamenti correttivi e migliorativi al decreto legge nel corso dell'iter parlamentare», scrive Cappellacci ai parlamentari. L’obiettivo principale del presidente della Giunta regionale è quello di mettere in salvo i piccoli Comuni dal decreto Tremonti. «Un provvedimento che limiterebbe il pluralismo e la partecipazione democratica di una parte rilevante di cittadini - scrive Cappellacci a proposito della cancellazione dei Comuni sotto i mille abitanti - irrisori sarebbero i risparmi rispetto agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica. Altre dovrebbero essere le vere sacche di spreco sulle quali operare con decisione ». L’invito a Villa Devoto è per lunedì, ma già da oggi il testo della manovra è all’esame della Commissione Bilancio del Senato. In questi giorni il testo passa anche tra i banchi della commissione Affari Costituzionali e di altre sette “parlamentini ” di Palazzo Madama, prima di arrivare in Aula il 5 settembre. «Sono rappresentante in tre Commissioni, ma ho dato la mia disponibilità a partecipare anche alle altre per tenere sempre presenti le esigenze della Sardegna», annuncia il senatore Pdl Piergiorgio Massidda, che in questi giorni avrà l’agenda fitta di impegni. «Mercoledì alle 19 ci sarà un super-vertice con Alfano - anticipa - dove ci saranno i direttivi del Senato e della Camera del Pdl e i nostri rappresentanti nella Commisione Bilancio. La manovra, è risaputo, non è blindata e per questo l’intenzione è quella di concordare il numero giusto di emendamenti per variare la manovra senza stravolgerla». Massidda, prima dalla riunione a Villa Devoto, consiglia a Cappellacci di sfruttare l’occasione di domani. «Farebbe bene a far arrivare a quel tavolo le rivendicazioni per la Sardegna». L’incontro tra i rappresentanti dell’Isola a Roma e la massima autorità politica dell’Isola proprio ieri era stato chiesto dal senatore Pdl Fedele Sanciu. «È un passo fondamentale per capire su  quali punti precisi del decreto dobbiamo fare battaglia comune: bisogna creare un muro che protegga la Sardegna, e per questo ci vuole la massima unità - spiega il presidente della Provincia Olbia-Tempio - È importante presentarci uniti a questo appuntamento». Anche il senatore Pdl Mariano Delogu perorerà la causa sarda. «Giovedì il testo arriva alla Commissione Giustizia, di cui faccio parte - spiega - solo con le carte in mano sarà possibile vedere che possibilità ci sono, ma di sicuro sarà importante ribadire che la Sardegna ha le sue caratteristiche di cui si deve tenere conto». L’importanza dell’i ncontro è condivisa dai parlamentari, ma sui tempi c’è qualche malumore. «È un’iniziativa doverosa, ma decisamente tardiva. A questo appuntamento, fissato da tempo, ci arriviamo deboli - commenta il senatore Pd Francesco Sanna, che già da oggi esaminerà il testo della manovra perché membro della Commissione Affari costituzionali - le altre Regioni a Statuto speciale si sono mosse per tempo, i rappresentanti di Friuli, Valle d’Aosta e Province di Trento e Bolzano hanno trovato accordi». Ieri Cappellacci ha spedito una seconda lettera, proprio ai presidenti delle Regioni a statuto speciale per annunciare l’incontro coi parlamentari e chiedere anche a loro di fare squadra e presentare emendamenti comuni per la tutela delle rispettive autonomie locali. Cappellacci propone l’unità tra i poli per poter presentare emendamenti comuni per le istanze della Sardegna.

EMENDAMENTI A RISCHIO «Lunedì potrebbe essere troppo tardi, se ci viene chiesto di preparare l’emendamento per salvare i piccoli Comuni - commenta Piergiorgio Massidda - spero che gli uffici legislativi della Regione, in collaborazione con l’Anci, presentino un lavoro già pronto perché l’elaborazione di un emendamento è sempre delicata, basta una piccola inesattezza che si ferma per strada. I tempi sono ristretti ». Secondo Francesco Sanna pensare di preparare emendamenti lunedì potrebbe essere fuori tempo massimo. «La presentazione degli emendamenti arriva dopo la discussione nelle Commissioni e la stima è di non andare assolutamente oltre il 30, che è martedì, per questo incontrarci lunedì è rischioso, potrebbe pure essere inutile: venerdì sarebbe sicuramente una data più idonea».