Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«I segretari degli assessori? Inopportuno»

Fonte: La Nuova Sardegna
22 agosto 2011

 
Comune, la Cgil protesta per la delibera che stabisce la chiamata diretta di undici collaboratori di fiducia dell’esecutivo

La decisione della Giunta contestata anche da Paolo Casu (Psd’az) e Gianfranco Carboni (Pd)



«C’è una graduatoria aperta all’interno dell’amministrazione»

CAGLIARI. «Noi non contestiamo la norma, ma l’opportuntà del momento», sottolinea Luca Locci, segretario cittadino della Cgil funzione pubblica. Sotto accusa è la decisione di assumere undici segretari a tempo determianto, uno per assessorato.
La delibera del Comune numero 162 del 10 di questo mese procede «a istituire gli uffici di segretaria degli assessorati tramite l’assunzione di personale». Quando un atto simile «era stato tentato nel novembre del 2007 - continua Locci - c’era stata una levata di scudi sia da parte del sindacato che dell’opposizione in consiglio comunale. E alla fine l’allora sindaco Emilio Floris aveva ritirato il documento. Noi non contestiamo la norma, che è l’articolo 90 del testo unico degli enti locali ma, ripeto, l’opportunità». Per il responsabile della Cgil «in questo momento di crisi generalizzata, di tagli agli enti locali e di precari non regolarizzati provvedimenti come questo dei segretari di fiducia, a chiamata diretta, non vanno affatto bene». Inoltre, continua Locci, «non va dimenticato che abbiamo in Comune una graduatoria amministrativa aperta. Il centro sinistra deve essere discontinuo col centrodestra su tutto. Non basta aver ridotto il numero degli assessorati». Gli uffici di segreteria servono, ovviamente, per poter lavorare meglio, «ma questo tipo di mansioni si possono trovare all’interno degli uffici municipali - sottolinea Locci - poi vi possono essere anche le eccezioni, ovviamente, come quella dell’assessore al Bilancio che ha chiesto due segretari per svolgere compiti specifici. Ma si tratta, appunto, di eccezioni».
Sull’argomento il consigliere del Psd’az Paolo Casu, ha presentato una interrogazione in cui ribadisce, anche lui, che «la nomina di persone fiduciarie da porre alle dipendenze degli assessorati» appare «inopportuna». Questa scelta già operata in passato dalla Giunta precedente, appare «una forzatura soprattutto in un momento di grave crisi economica e sociale». Eppure il sindaco Massimo Zedda, secondo Casu, «ha dimostrato da subito di essere sensibile alla riduzione dei costi della politica, sia per la diminuzione del numero degli assessori, che per le auto blu. Questa decisione sembra una scivolata estiva».
Gianfranco Carboni, del Pd, già presidente del centro storico, sottolinea che «non si possono fare due pesi e due misure. Protestare contro una decisione del centrodestra e stare zitti se la fa il centrosinistra non va affatto bene». (r.p.)