L'iniziativa

Il primo progetto fu dell'Università, 38 anni fa. Ma l'idea perfetta per mettere d'accordo chi difende la tutela integrale del monumento e chi ritiene che sia giusto che continui ad ospitare spettacoli l'ha perfezionata nel 2010 l'ufficio tecnico della Fondazione del teatro lirico con la collaborazione dell'associazione Specus, che gestisce le visite guidate al monumento, della cooperativa Delfis (servizi informatici) e dalla Peri, società di ingegneria che realizza impalcature. Prevede la realizzazione di una nuova gradinata in fibra di legno da 4388 posti nell'area rocciosa compresa tra il box biglietteria e la rampa d'accesso per gli automezzi mentre il palco troverebbe spazio dove oggi ci sono i camerini. Una rotazione di 90 gradi rispetto alla posizione attuale che consentirebbe - come mostra la foto del plastico pubblicata sopra - di valorizzare appieno il monumento, che sarebbe visibile in tutta la sua bellezza alla sinistra del nuovo impianto. A destra sarebbe visibile, finalmente, l'Orto botanico, che verrebbe così meglio valorizzato come tutta la Valle di Palabanda in un percorso turistico degno di questo nome. (f.ma.)