Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, la Ztl azzera gli affari notturni

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2008

Il caso. Passeggiata deserta: «I cagliaritani vogliono il parcheggio di fronte al chiosco».

Alla prima fermata gli incassi sono calati del 70 per cento
Sandro Angioni, Le Palmette: «Rispetto agli anni scorsi, ho dovuto lasciare a casa 4 persone, non potevo assumerle. La zona a traffico limitato ci ha tagliato le gambe».
Alle Palmette, dopo anni di vacche grasse e ottimi incassi, hanno dovuto tirare la cinghia: «Non abbiamo potuto assumere, come ogni anno, 4 camerieri». L'Otium, dopo tre giorni sofferenze all'inizio della stagione («facevamo 300 euro di incasso, non coprivamo neanche le spese»), ha optato per la scelta drastica: chiusura alle 21, niente movida. Gli altri chioschi della prima fermata si sono allineati sugli stessi numeri: due-trecento euro a notte. Lo scorso anno il fatturato medio di una serata era decisamente superiore. Qualcuno arrivava anche a tremila euro, durante il fine settimana. Ora invece i baretti del primo chilometro di litorale - quello chiuso al traffico dei non residenti ad aprile - si stanno scontrando con l'abitudine più radicata dei cagliaritani: se non si può usare l'auto (e magari parcheggiarla di fronte) si sceglie un altro locale. Anche se è stato tra i più frequentati del Poetto per anni: «Il mio era uno dei chioschi con più clienti. Da quando è stata istituita la Ztl il lavoro notturno è calato del 70 per cento, vengono solo gli habitué», giura Sandro Angioni, amministratore de “Le Palmette”.
La prova? «Rispetto agli anni scorsi, ho dovuto lasciare a casa 4 persone, non potevo assumerle. La zona a traffico limitato ci ha tagliato le gambe». E in futuro (se uscirà dal pantano ufficio tecnico - sovrintendenza - tutela del paesaggio), potrebbe arrivare la passeggiata del Comune. Fondo in legno, panchine e via le auto. «Ma in quel caso sarei favorevole. Anche dopo questa batosta ci credo ancora. La passeggiata deve essere accogliente: ora abbiamo solo asfalto. Abbiamo provato ad organizzare attrazioni: anguria-party, feste a tema. Niente. Tutti preferiscono andare a Marina piccola, dove c'è una passeggiata vera, o andare oltre, fino alla sesta fermata».
All'Otium, il primo chiosco dopo il porticciolo della Sella del Diavolo, ha scelto di chiudere dopo le 21: con gli incassi pagava a malapena i camerieri. «Abbiamo aperto tre giorni e abbiamo visto che la clientela non veniva, così abbiamo scelto di chiudere», racconta Alessandro Ticca, proprietario del chiosco. «Il cagliaritano ha queste abitudini: o c'è un'attrazione, l'apertura di un locale nuovo, oppure preferisce andare da qualche altra parte se non può parcheggiare di fronte. La chiusura al traffico ha un suo fondamento, ma deve essere affiancata da altre misure per rivitalizzare la strada. Attività commerciali, bancarelle. Ora la prima fermata è una zona morta». E nel 2009 la Ztl potrebbe arrivare fino alla sesta fermata.
M.R.

03/09/2008