Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ferragosto al ritmo di movida

Fonte: L'Unione Sarda
17 agosto 2011

Marina e Castello presi d'assalto da migliaia di persone, ecco quanto si è speso

La festa dei forzati del divertimento: suoni, cibo e drink

Una Cagliari non solo da bere ma anche da mangiare, suonare, ballare, passeggiare e ammirare. Il Ferragosto 2011 in centro è trascorso secondo i ritmi della movida (alla sera del 14) e dalla curiosità di turisti (al mattino) che non hanno scelto la spiaggia (pochi), con tanti saluti alle lamentele dei residenti. Marina e Castello non hanno tradito le attese. E si sono lasciate conquistare dalle migliaia di cagliaritani e villeggianti che cercavano il divertimento.
In giro domenica sera c'era di tutto: giovani catalani con le magliette del Barcellona campione d'Europa, inglesi dal pallore imbarazzante, milanesi col mocassino (e senza calze), pantalone color pastello e camicia finta firma, con pashmina di riconoscimento. Ma anche tanti cagliaritani: famiglie, coppie e gruppi di amici («scendiamo a svisare giù?»). Tutti ad accalcare il percorso più suggestivo, quello del centro storico.
Aperitivo in Castello (7 euro a testa, di media), cena in uno dei ristorantini con tavolini all'aperto alla Marina (35 euro, menù di pesce, antipasto-secondo-vino), tanti immigrati che cercano di piazzare le loro rose (fa tanto piazza della Rotonda, a Roma) e poi un gelato (due gusti, 3 euro e mezzo) nella risalita verso la musica che inizia a sentirsi già dalle scalette Santa Chiara.
Si “mixa” alla grande poco oltre la torre dell'Elefante (strapiena di visitatori che salgono e scendono), proprio davanti l'uscio della chiesa di San Giuseppe. In zona Libarium un gruppo suona dal vivo, davanti a una massa urlante (e “bevente”). Ma altrettanta gente c'era, più in basso, in piazza Savoia, dove Paola Atzeni rapisce col suo sound. I camerieri fanno avanti e indietro, dietro ai banconi si sprecano i preparativi per cocktail e drink. Bevono tutti, persino le mamme che parcheggiano i passeggini uno di fronte all'altro («così i bimbi familiarizzano»). I piacioni de noantri iniziano a studiare la situazione, squadrando i gruppi di ragazze senza accompagnatore. Superstar l'immancabile mojito, tormentone anche dell'ultima campagna elettorale per le Comunali. Con 5 o 6 euro si beve e si ammira umanità varia.
Il clou nella grande terrazza del bastione di Saint Remy, gremita in ogni ordine di posto, come dicevano i telecronisti sportivi di una volta. Musica disco da una parte, il giovane (?) Frankie Hi-Nrg che canta (?) dall'altra. C'è caldo, il vento è entrato in sciopero. Dopo mezz'ora in piedi si trova un tavolino e dopo un'altra mezz'ora il cameriere si accorge dell'esistenza in vita del cliente-medio. Altri 7 euro, a testa, e si è pronti per un'altra tappa. Si fa la strada a ritroso, riscendendo verso Marina, e motivi per divertirsi se ne trovano ancora molti. I bambini dormono nei passeggini, i cinquantenni sono spariti, gli inglesi bevono e i piacioni lanciano l'assalto decisivo alle ragazze, rigorosamente non accompagnate. E la spiagge, i monumenti, il turismo? Per quello c'è tempo. Il Ferragosto, nel tentacolare centro storico di Cagliari, è servito. Basta avere almeno 60 euro in tasca.
Anthony Muroni