Rassegna Stampa

Sardegna 24

Marina piace agli stranieri

Fonte: Sardegna 24
12 agosto 2011

Nonostante i dati negativi sul turismo è boom nei ristorantini all’aperto dopo la pedonalizzazione del quartiere

di CARLO PODDIGHE sardegna@sardegna24.net

Non è chiaro comearrivino i turisti a Cagliari. C’è il “caro traghetti”, le navi sonosemivuote e sono sempremeno i voli low cost. Non è chiaro dove soggiornino. Quest’anno molti Bed and Breakfast hanno addirittura chiuso ad agosto, lamentando un calo di clienti di oltre il 60 per cento. Di sicuro chi arriva in città non si ferma a comprare nei negozi del centro, dove sono un flop anche le vendite in pieno periodo di saldi. Una cosa, però, salta subito all’occhio girando la sera per le strade del rione Marina: i turisti in giro sono tanti e vogliono mangiare. I tavolini all’aperto dei numerosi ristoranti del quartiere sono ogni giorno, a pranzo come a cena, stracolmi di clienti, per lo più stranieri. Il quartiere a ridosso del porto da alcuni anni ha subito una profonda trasformazione. Dopole iniziali resistenze di alcuni residenti, via Sardegna, via Napoli, piazzetta Savoia e via Dettori sono state pedonalizzate ed è stato consentito alle trattorie storiche di apparecchiare en plein air. Scelta di business turistico azzeccata e molto apprezzata, dai gestori dei locali e, appunto, dai visitatori. «Rispetto all’anno scorso i clienti sono decisamente aumentati », spiega Stefania Erdas, titolare del “Manamanà” di piazzetta Savoia, «per il 70 per cento sono turisti. Molti gli stranieri. I francesi che vanno pazzi per i culurgiones o i tedeschi che ci chiedono come prima cosa di assaggiare semplicemente olio, formaggio ed aceto balsamico ». Sotto la grande palma che domina la piazzetta, apparecchia i suoi tavoli anche un altro locale: l’Ampurias. Italo Pau, il titolare, è un po’ più critico della collega. «Sì, forse di numero i turisti sono aumentati – dice –ma sono cambiati qualitativamente. Spendonomoltomeno. Mai come quest’anno mi sono sentito così tante volte chiedere di servire una pizza divisa in due». Gran parte dei turisti arriva con i voli low cost ed impronta al risparmio l’intera vacanza. La via storica dei ristorantini di quartiere è, comunque, via Sardegna. Passeggiare lungo la parallela di via Roma vuol dire fare un vero e proprio slalom tra tavolini, camerieri che corrono indaffarati e capannelli di turisti che leggono i menù esposti, prima di scegliere dove sedersi. All’inizio della via c’è il ristorante Italia. «I clienti sono sicuramente di più quest’anno – parte deciso il titolare Tarcisio Mundula– vengono da fuori e voglionomangiare prodotti tipici: burrida, bottarga, pesce arrosto. La seranon abbiamo un posto libero ed abbiamo dovuto assumere altre sei persone per darci una mano». Sembrerebbe, quindi, che d’estate il quartiere venga occupato dai turisti e tolto ai cagliaritani. Ma non è così. «Proprio grazie ai tavoli all’aperto anche i cagliaritani hanno riscoperto la Marina – spiega Mundula – vengono in tanti, perché è stata data loro un’alternativa al solito Poetto». Seguendo le file di tavoli che in via Sardegna si susseguono quasi senza soluzione di continuità, si arriva alla trattoria Antica Cagliari. Nuova apertura, stesso discorso. «I tavoli sono sempre pieni, ma la gente spende meno – spiega il maitre Luigi – soprattutto gli spagnoli. Va un po’ meglio con i francesi». Il ristorante Serafino è l’ultimo di Via Sardegna. Locale storico a conduzione familiare. Dall’anno scorsoanche loro hanno scelto di sistemare i tavolini all’aperto. «Per carità, si lavora – confessano –ma chi viene con i voli Ryanair non ha intenzione di spendere tanto per mangiare. Non parliamo poi dei croceristi. Loro hanno tutto a bordo, scendono, comesi dice, “già mangiati”, ungiretto nel quartiere e via. Viene il nervoso ogni volta che nascono polemiche perché arriva la nave da crociera e locali e negozi restano chiusi. Tanto per quel che si guadagna con loro».