Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Musica e balli al Sesto Senso, licenza a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
11 agosto 2011

Denunciato il titolare


L'esposto alla Procura e le proteste arrivate in Questura avevano messo in moto la macchina dei controlli. Così lo scorso weekend gli agenti della Polizia amministrativa hanno fatto una visita al locale Sesto Senso di viale Europa. Gli agenti, coordinati dal vice dirigente Mimmo Bari, sono andati via lasciando un conto pesantissimo: una denuncia penale per il titolare, sanzioni amministrative che possono arrivare a 5.500 euro e la richiesta al Comune di Cagliari di revoca della licenza per la gestione del locale.
Il blitz dei poliziotti, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 agosto, non è nato dal nulla. I residenti della zona, soprattutto quelli di via Solmi, avevano protestato più volte per il baccano proveniente dal belvedere. Tutto denunciato in Procura e in Questura. In collaborazione con gli uomini della Polizia municipale, è scattata la verifica. Nel locale Sesto Senso, è stato accertato, c'era musica e si ballava. Non una festicciola per pochi intimi, ma una serata con 500 persone circa. Tutto senza autorizzazioni. Il proprietario è stato denunciato all'autorità giudiziaria proprio per aver organizzato «spettacoli musicali e danzanti» senza la licenza comunale e quella vincolante della Commissione pubblici spettacoli. Una botta economica non da poco: le sanzioni amministrative prevedono un massimo di 5.581 euro. Non solo. Ora il gestore rischia la revoca della licenza: gli uomini della Polizia amministrativa hanno inviato una comunicazione al Comune di Cagliari per i provvedimenti che potrebbero prendere gli uffici dell'amministrazione. Tra questi anche la sospensione o la revoca della licenza per la gestione del Belvedere di Monte Urpinu.
Il 27 luglio era già arrivata una lettera di diffida, firmata dal dirigente comunale del Verde, Claudio Papoff, alla ditta Ajò Srl (gestita da Massimiliano Fontana, titolare dell'appalto per la gestione del Belvedere), invitandola a non organizzare eventi con più di 200 persone e infliggendo alla società una sanzione da 408 euro. Evidentemente non è bastato per far cambiare la situazione. ( m. v. )