Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cinque notti di calci alla crisi

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 agosto 2011

L’INIZIATIVA Da oggi partono manifestazioni e concerti per far rivivere il rione: l’organizzazione è dei locali della zona Linfa per un quartiere che sta morendo. «Bello, ma non basta»

Cinque serate di musica e cultura per fare di Castello un luogo di attrazione per cagliaritani e turisti. Cinque serate che riporteranno l'attenzione su uno dei quartieri storici del capoluogo, da tempo spopolato e ormai in punto di morte. A partire dalle 22 di oggi fino a domenica le strade sotto la torre dell'Elefante si animeranno grazie ad eventi live, dj set, e la possibilità di visitare i monumenti della zona fino a notte inoltrata. Grandi nomi della scena isolana come i Sikitikis, la band cagliaritana nata nel 2000, e artisti come Dusty kid e Marascia, Frankie Hnrg e Fernando Miranda Aka Dj Panda. Per mettere su il suo «Ferragò», Danilo Argiolas, titolare del Libarium nostrum in via Santa Croce, ha coinvolto i colleghi del Ritual, del Caffè degli spiriti e del Caffé dell'arte e degli altri locali tra il bastione Santa Croce, via Università e il bastione di Saint Remy. L'obiettivo è «dare un calcio alla crisi» mettendo su un'iniziativa in grado di attirare i turisti e, allo stesso tempo, offrire un'alternativa ai tanti cagliaritani che rimarranno in città per Ferragosto. Un'idea che vorrebbe anche essere un occasione per il quartiere intero. «Il centro storico deve essere vivo», dice Fabrizio Caiazza, direttore del De Candia e del Caffé degli spiriti. «Noi abbiamo fatto tante manifestazioni, ma c'è sempre necessità di creare occasioni nuove per i turisti, che quest'anno abbiamo cominciato a vedere solo da poche settimane, come per i cagliaritani, che pian piano stanno tornare a vivere la città. Speriamo nella nuova amministrazione: in Castello ci sarebbe bisogno di aree pedonalizzate e di un controllo costante che faccia da deterrente per vandali e malintenzionati » . Ma la trasformazione di uno dei quartieri storici nel centro turistico della città non può che passare per una rinascita generale di Castello. «Se andate oltre i due bastioni e vi fate un giro per le vie attorno a piazzetta Savoia, vi Castello Cinque notti di calci alla crisi 

LE GIORNATE DEI DIVIETI

Saranno chiuse al traffico e con divieto di parcheggio via Santa Croce, via Università e vico I Genovesi dalle 21.30 alle 2 di notte. accorgerete che non c'è nessuno. Tutto è morto». Sostiene Gianfranco Carboni dell'associazione Karalis Quadrifoglio, ex presidente della circoscrizione. «Sono rimasti solo una farmacia e un alimentari per meno di 800 abitanti. Poi, se si vogliono portare i turisti bisogna rendere obbligatoria la ristrutturazione dei palazzi, riprendere a ragionare sui vuoti urbani e soprattutto sul commercio e i servizi». Mario Pesce ha 69 anni, vive in Castello da una vita e ha visto il quartiere svuotarsi: «Dietro molte facciate ci sono palazzi completamente disabitati. Le scuole hanno chiuso quasi tutte e non ci sono spazi per le famiglie. Una mamma dove può portare il bambino a giocare?». «Ben vengano queste manifestazioni se riescono ad attirare l'attenzione, ma il quartiere ha bisogno di ben altro», dice, da dietro il banco dell'unico negozio di alimentari rimasto aperto, Sergio Belfiori. «I turisti fanno un giro tra il bastione e la cattedrale e poi vanno via. I pochi abitanti escono la mattina e tornano la sera. Qui non ci sono servizi, e non ci sono attività commerciali. E la Ztl dalle 24 alle 9 del mattino crea più disagi che vantaggi ai residenti». Michele Salis