Rassegna Stampa

Sardegna 24

Pace fatta tra i musulmani e l’amministrazione comunale

Fonte: Sardegna 24
10 agosto 2011

L’INCONTRO. L’ASSOCIAZIONE EL HODA RICEVUTA DA GABOR PINNA. IL 31 FESTA ALLA FIERA

Siamo in pieno Ramadan, il mese sacro in cui imusulmani praticanti, durante il giorno si astengono dal bere, dal mangiare, dal fumare. Solo al calar del sole il “digiuno purificatore” ha termine. Sembra che i musulmani di Cagliari vogliano in questo periodotenersi lontani anche dalle polemiche. In unanota dell’associazione islamica “El Hoda”, del responsabile della moschea di via Collegio, Sulaiman Hijazi, non c’è accenno ai burrascosi rapporti con la vecchia giunta comunale, guidata da Floris. Viene invece esaltato «il proficuo incontro con l’assessore al Bilancio, Gabor Pinna, che ha rappresentato il primo colloquio diretto con la nuova amministrazione comunale e l’avvio di quello che ci auguriamo essere un utile confronto in merito alle esigenze e alle aspettative della comunità islamica locale». In passato, i musulmani si erano lamentati del fatto di essere stati spesso snobbati dal vecchio sindaco, di aver chiesto più volte udienza e non essere mai stati ricevuti. Il clima nei loro confronti sembra ora cambiato, tanto che lo stesso Hijazi è sicuro che da parte del Comune «sia concessa ai musulmani di Cagliari e provincia un’area adeguata in occasione della festa della fine del Digiuno». La grande festa di chiusura del Ramadan, prevista per il 31 agosto, nell’intenzioni della comunità islamica coinvolgerà circa seicento fedeli più un centinaio di ospiti. Tra questi saranno invitati Monsignor Mani, il sindaco Zedda e Cappellacci. Moltoprobabilmente sarà il padiglione E della fiera di Cagliari ad ospitare i festeggiamenti. Hijazi si dice infine concorde con il presidente della commissione Politiche sociali del comune, Fabrizio Rodin, che aveva definito «inopportuno e sgradevole il richiamo a presunti valori cristiani», ritenuto «un pretesto per continuare a negare il riconoscimento dei diritti dei musulmani sardi». (Ca. Po.)