Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La pagella dei locali più “in”

Fonte: La Nuova Sardegna
10 agosto 2011



Un forum su facebook per giudicare pub e ristoranti della città: i meno economici e i più convenienti



Il gruppo “Frastimiamo e lodiamo” fondato da una canadese

BETTINA CAMEDDA
CAGLIARI. Conoscere i ristoranti dove si mangia bene e a buon prezzo, sapere quali locali offrono dei servizi di qualità e quali invece fanno scudo del loro nome per elargire scontrini troppo salati oggi è possibile. Perché se è vero che troppo sale fa male alla salute, un conto salato e il successivo malumore per un servizio scadente fanno altrettanto male alle tasche ad all’umore dei clienti. Ecco che arriva in loro soccorso il gruppo “Frastimiamo e lodiamo i vari locali e ristoranti di Cagliari”: una pagina sul social network facebook, aperta nel 2008, che oggi vanta quasi quattromila iscritti, con un boom crescente di iscrizioni soprattutto nelle ultime settimane. Per il sollievo dei clienti. E per la disperazione di alcuni ristoratori e gestori di locali che ora dovranno “rigare dritto”. Perché qui le voci corrono. Lo sa bene la fondatrice del gruppo Christina Jones Corrias, 32 anni, cagliaritana di adozione, nata a San Diego, California. «Ormai vivo a Cagliari da diciassette anni, adoro la Sardegna e per alcuni aspetti mi ricorda la mia città natale ma dopo aver notato alcuni disservizi ho deciso di aprire una pagina su facebook - spiega Christina - volevo dare voce ai clienti insoddisfatti e a quanto pare ci sto riuscendo». Le iscrizioni a “Frastimiamo e lodiamo i vari locali e ristoranti di Cagliari” sono libere e Christina accetta le richieste di appartenenza al gruppo di clienti e gestori. Senza fare distinzioni o selezioni. Scorrendo i commenti dei clienti si scopre così che in un ristorante una bistecca ed una birra sono venuti a costare 30 euro. Poi c’è anche chi si lamenta, come A.P., che ormai non va più a ballare «perché nel 2011 non ritengo corretto che sia sempre l’uomo a dover pagare per la donna, so di altre nazioni dove tutti pagano la consumazione, inoltre - perché non mettere a disposizione anche acqua e analcolici a prezzi adeguati? Quando chiedo una birra mi danno la bottiglia, se chiedo una red bull mi riempiono il bicchiere di ghiaccio e ne versano un terzo». Nel gruppo insomma c’è spazio per tutti anche se c’è chi, a volte, esagera. «Ci sono stati dei casi in cui sono volate parole pesanti e sono dovuta intervenire per moderare la discussione o magari cancellare un commento scurrile», dichiara Christina. Ma Christina è determinata ad andare avanti.