Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Unioni civili, mozione in Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
10 agosto 2011

Anche Maria Grazia Caligaris a favore dei registri: «Molte coppie non possono sposarsi»

Il socialista Perra presenta una proposta a sostegno della Giunta Zedda
Nonostante le polemiche tra centrosinistra e centrodestra il progetto del registro delle unioni civili compie un passo avanti: ieri il consigliere comunale socialista Mondo Perra ha presentato una mozione che sposa in pieno l'idea dell'assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù e chiede appunto l'istituzione del registro. «Sono stato il primo a proporre una cosa del genere presentando, a gennaio del 2007, una mozione. La realtà sociale cagliaritana è fatta di tante coppie che, pur convivendo stabilmente, per scelta o per esigenze varie, preferiscono non definire la loro relazione con un matrimonio».
Per Perra questo è un «passo importante» per tutte le coppie «che chiedono una maggiore assistenza legale, nonostante la loro unione sia al di fuori degli schemi matrimoniali».
Secondo la presidente di Socialismo diritti e riforme Maria Grazia Caligaris è sbagliato ridurre la questione solo alla disputa sull'ammissibilità del riconoscimento ufficiale per le coppie omosessuali: «Quando si parla di registro delle unioni civili l'immaginazione corre subito ai matrimoni gay. Si deve invece pensare alle persone, anche eterosessuali, che non possono sposarsi per diverse ragioni o a coppie omosessuali con l'unico scopo di aiutarsi e soccorrersi nella vecchiaia. La convivenza, per esempio, non garantisce la possibilità di avere informazioni sulla salute della persona con cui si condivide la vita e questo è un limite irragionevole. In Consiglio regionale giace fin dal 2006 una proposta di legge. Occorre ripresentarla. Così i registri comunali possono contare su una cornice di uniformità». L'ex consigliere regionale, proprio nel 2006, aveva registrato in Municipio le prime tre unioni civili, che allora venivano definite Pacs. «Le polemiche sull'istituzione del registro a Cagliari - sottolinea Caligaris - sono indice di scarsa conoscenza dei veri problemi dei cittadini rispetto alle questioni pratiche della convivenza senza vincolo matrimoniale. La scelta di sposarsi è anche limitata dalle condizioni economiche e molte giovani coppie vi rinunciano perché il lavoro precario non consente loro di affrontare spese extra. Ciò nonostante la loro unione di fatto è un dato concreto».