Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rossoblù, ultimo anno al Sant’Elia

Fonte: La Nuova Sardegna
8 agosto 2011



Comune pronto a fare la sue scelte: non solo calcio ma sport e grandi eventi



L’obiettivo del sindaco è trovare risorse per un impianto che potrebbe servire per l’intera città

ANTONELLO DEIDDA

CAGLIARI. L’unica certezza è che il Cagliari giocherà la prossima stagione al Sant’Elia. Se verranno completati i lavori di manutenzione e di adeguamento delle norme di sicurezza. Dal 2012-2013 tutto è nelle mani dell’Enac, che dovrà dare o meno il via libera allo stadio di Elmas, ormai un chiodo fisso del presidente Cellino, sicuro però che alla fine si farà.
Ieri mattina in Comune il sindaco Massimo Zedda ha indossato la maglietta rossoblù, con il suo nome stampato sopra il numero 5 del capitanissimo Daniele Conti, che insieme al mister Donadoni e ad alcuni calciatori ha fatto le veci del presidente Cellino. Non era prevista altro che una visita di cortesia programmata da tempo per confermare i buoni rapporti tra la società di calcio di viale La Plaia e l’amministrazione comunale. Ma tra sorrisi, strette di mano e flash dei fotografi nella stanza del sindaco, è stato possibile conoscere lo stato delle cose per quanto riguarda il futuro del Sant’Elia e non solo. Il discorso, anche in assenza di Cellino, è scivolato anche sul Santa Caterina di Elmas, dove tra un anno (?) dovrebbe giocare il Cagliari: nonostante il no (vincolante?) dell’Enac, il presidente ha già fatto sapere che proseguirà per la sua strada sino a vittoria completa. Se ne riparlerà e non sono escluse sorprese. Intanto al Sant’Elia c’erano da fare una serie di lavori in vista del prossimo campionato di serie A e per avere tutte le certificazioni che servono per la disputa delle gare. Ebbene, il sindaco Zedda ha detto che per quanto riguarda il Comune il cantiere per la manutenzione ordinaria è in via di completamento: «Abbiamo fatto tutto quello che ci era stato richiesto, per quanto ci riguarda siamo tranquilli». Il problema a questo punto riguarderebbe soprattutto i lavori legati alla sicurezza, con il necessario adeguamento delle uscite e delle porte antipanico, sia sul campo che negli spogliatoi. Lavori che dovrebbero toccare alla società e che pare siano stati avviati insieme alle riunioni con le forze di polizia per ottenere il bollino di sicurezza per le partite. Tutto dovrebbe andare a posto per la gara di Coppa Italia del 21 agosto, presumibilmente contro il Brescia, ma lo sguardo è già indirizzato a sabato 27 agosto, quando in notturna al Sant’Elia scenderà il Milan campione di Italia. Quel giorno è attesa la folla delle grandi occasioni e per quella data il cantiere dovrà essere chiuso. Eppure, conoscendo come vanno queste cose si si teme che le autorizzazioini e le certificazioni (compresa quella antincendio dei vigili del fco) possano anche arrivare all’ultimo minuto. Ha aggiunto Massimo Zedda: «Al Sant’Elia non c’è un problema di agibilità ma di capienza». Traducendo: si spera che alla fine non resti fuori troppa gente.
Ma il discorso è ruotato ancora e sempre sul futuro del Sant’Elia. Le idee del sindaco Zedda non sono mai cambiate. Primo: aspettare quali saranno le decisioni di Cellino, se cioè riuscirà a portare il Cagliari a Elmas o altrove. Secondo: quando ci sarà la sicurezza che la città ha perso la sua squadra, allora si pensarà a riqualificare il Sant’Elia. «Naturalmente la speranza - ha aggiunto il sindaco - è che Cellino ci ripensi, in quel caso ci troverà pienamente disponibili a discutere insieme sul futuro dello stadio». Altrimenti si punterà su un impianto polivalente, in grado di ospitare non solo le partite di calcio ma anche tutta una serie di manifestazioni di carattere sportivo. E magari anche i grandi eventi, concerti e quant’altro. Un polo sportivo dunque, magari con il ripristino della pista di atletica ma anche con lo sfruttaramento di una serie di spazi come quelli intorno allo stadio, in modo da offrire una risorsa importante a chi vuole fare sport a Cagliari. L’obiettivo è di far nascere alla fine una sorta di Olimpico della Sardegna, come si prevedeva negli anni Settanta, al momento della costruzione del Sant’Elia. Resterebbe il problema delle risorse per la ristrutturazione, soldi che potrebbero arrivare anche dalla Regione: «Siamo pronti ad ogni eventualità, ma la priorità è naturalmente il recupero del Sant’Elia». Aspettando sino all’ultimo il presidente Cellino e tenendo conto che tra due anni scade anche la convenzione con il Cagliari calcio.

 

 
LA PROMESSA

Cellino insiste: «Ci trasferiremo al Santa Caterina»




CAGLIARI. Da una parte Cellino, che ha tutte le intenzioni di portare il Cagliari a giocare nel giro di un anno ad Elmas: «È una scommessa, sono sicuro che alla fine ci riuscirò». Dall’altra quei cattivoni dell’Enac, che l’altra settimana per bocca del presidente Riggio ha annunciato: «È evidente che ad un passo da una pista aerea non possa disputarsi una partita di calcio». Il cuore contro la legge, chi la spunterà? È ormai una telenovela il Santa Caterina, lo stadio dove a sentire il presidente rossoblù il Cagliari inizierà la stagione 2012-13. Ma i tempi rischiano fatalmente di saltare: un anno fa Cellino aveva annunciato che il nuovo stadio sarebbe stato il suo regalo di Natale 2011, un mese fa ha lanciato l’allarme dicendo che se a settembre non apre il cantiere, rischia di saltare tutto il progetto e anche il Credito sportivo potrebbe ritirare i finanziamenti. Tutto ruota sulla posizione del Santa Caterina: l’Enac dice che non si può costruire uno stadio a meno di un chilometro dalle piste, la società ribatte che da ogni parte d’Italia ci sono strutture e centri commerciali ad un passo dagli aeroporti e che comunque il diktat dell’Enac è legato ad un regolamento non ancora approvato. Insomma, un gran polverone che comunque dilaterà i tempi. Senza condiderare che nemmeno la burocrazia ha dato tutte le risposte. Cellino aspetta, mentre i moduli del nuovo stadio - secondo una tecnologia innovativa - sarebbero già pronti ad essere assemblati. Agosto è già a metà, settembre è vicino, allora si saprà chi ha ragione.(ad)