Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nuovo stadio mai al S. Elia»

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2011

Parole di elogio nei confronti del sindaco: «Lo incontrerò lontano dai riflettori»

Cellino non va in Comune e conferma la scelta di Elmas

Le lunghe trattative notturne per il calcio mercato, i contatti con il team di tecnici che sta seguendo la costruzione dei moduli per il nuovo stadio, il desiderio di trascorrere un week end in famiglia. Per questi e altri motivi il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha disertato (come già aveva fatto in occasione dell'analogo appuntamento in Regione, col governatore Cappellacci) l'incontro fra la squadra e il sindaco Massimo Zedda, programmato in vista della nuova stagione agonistica.
SOLO UN RINVIO «Col nuovo cittadino mi incontrerò nelle prossime settimane, ma lontano dai riflettori - fa sapere il massimo dirigente rossoblù - ritengo giusto che la società chiamata a rappresentare la città e una intera regione nel calcio che conta renda omaggio alle istituzioni e le senta a sé vicine». Escluso che si possa parlare di stadio e di un ritorno di fiamma per la ristrutturazione del Sant'Elia: «Massimo Zedda è una persona corretta, non posso credere che abbia nemmeno lontanamente cercato di speculare sulla pretestuosa posizione dell'Enac a proposito del nostro progetto di Elmas - aggiunge Cellino - il Cagliari calcio, per ragioni legate al bilancio e all'investimento, tenendo conto delle leggi e delle normative urbanistiche vigenti, ha programmato un investimento sui terreni di Santa Caterina. Seguendo la strada maestra tracciata dai regolamenti sono certo che arriveremo a perseguire il nostro obiettivo».
LA SICUREZZA Sul tavolo restano i problemi legati all'adeguamento del Sant'Elia alle nuove normative, molto più stringenti dal punto di vista della sicurezza: «Il Comune sta facendo la sua parte con buona disponibilità, noi faremo per intero la nostra - aggiunge il presidente - anche di questo parlerò di persona col sindaco, anche se qualche contatto in proposito l'abbiamo già avuto». Il tempo stringe: all'inizio del campionato (con l'anticipo che vedrà i rossoblù opposti al Milan, alle 20.45) mancano tre settimane esatte e, considerato che c'è il Ferragosto di mezzo, non sarà facile concludere tutti i lavori. Il rischio è sempre quello di dover ridurre la capienza. Nel frattempo è quasi ufficiale la rinuncia al debutto casalingo in Coppa Italia, previsto per il 21: con molta probabilità il match (con avversario ancora da definire) si giocherà a Villacidro.
C'È CHI DICE NO Chi gli sta più vicino parla di un Massimo Cellino infastidito dagli interessi convergenti che sembrano essersi sviluppati attorno ai terreni del nuovo stadio di Elmas. C'è ad esempio la Confindustria, che ha da tempo sposato il progetto della Sogaer per l'allargamento dell'area aeroportuale proprio nella zona dove dovrebbe sorgere la Karalis arena, che ha fatto richiesta alla Regione per l'accesso agli atti: «Di questo non so niente - taglia corto Cellino - ma non credo che, nel caso, si tratti di una mossa che possa preoccuparci: sarebbe bastato chiederli a noi, gli elaborati, e li avremmo forniti con molto piacere. Del resto sono stati più volte presentati in occasione di incontri pubblici».
Anthony Muroni

Zedda ha le idee chiare: «Se il Cagliari va via faremo un impianto olimpico»
«Siete l'orgoglio della città»
Il primo cittadino accoglie Conti, Agostini, Pisano e Cossu

L'incontro svoltosi all'una e mezza di ieri in Comune è stato l'occasione per presentare al sindaco la nuova maglia del Cagliari: l'allenatore rossoblù Roberto Donadoni e una delegazione di giocatori composta da Daniele Conti, Alessandro Agostini, Francesco Pisano e Andrea Cossu hanno consegnato a Massimo Zedda una casacca personalizzata con il numero 5. Quello del capitano.
Assente, come detto, il presidente Massimo Cellino: «Si è trattato - ha spiegato il primo cittadino - della presentazione alla città e ai cagliaritani della nuova maglia. Incontri con Cellino in vista? Dobbiamo anzitutto definire le questioni relative ai lavori per rendere pronto il Sant'Elia. Anzi i tecnici si sono già incontrati in Prefettura». Zedda ha risposto, a margine della presentazione (nel corso della quale ha elogiato la squadra: «Siete l'orgoglio della città»), anche alle domande sul futuro del calcio a Cagliari: «Se la squadra dovesse rimanere in città - ha detto - mi farebbe piacere. Ma noi dobbiamo tenere conto della scelta di un imprenditore privato che ha scelto di realizzare il campo a Elmas. La nostra disponibilità è massima. Se il Cagliari dovesse trasferirsi fuori a quel punto ci porremo il problema. La mia idea è quella di farne una sorta di Villaggio Olimpico stile Roma, un punto di riferimento per chi pratica sport. Utilizzando anche tutte le strutture sotto le tribune. Tra l'altro è già inserito in un polo che comprende anche Palazzetto e strutture del Coni». Presente anche l'assessore allo Sport Enrica Puggioni, che aveva manifestato la sua vicinanza alla squadra anche in occasione dell'inaugurazione del nuovo Kappa Point di piazza Repubblica.

 

L'esordio
Lavori in corso
Dovranno
terminare
il 26 agosto
Il comando provinciale dei vigili del fuoco lo ha messo nero su bianco: «Lo stadio Sant'Elia va adeguato alle nuove norme di sicurezza sugli impianti che ospitano manifestazioni sportive aperte al pubblico». Se le prescrizioni non venissero osservate prima dell'inizio del campionato (previsto per il 27 agosto) potrebbe essere sospesa la validità del certificato di prevenzione incendi, necessario per l'esercizio dell'attività. A scriverlo in una comunicazione ufficiale, datata 11 luglio e indirizzata al dirigente comunale competente e al Cagliari calcio, è stato il comandante provinciale Salvatore Spanò. I rilievi contenuti nella relazione sono diversi: «L'assenza dei dispositivi di apertura conformi alle norme antincendio sulle porte installate nelle uscite di sicurezza». I problemi non sono legati solo alle vie di fuga: «Va rilevata l'assenza del certificato di prevenzione-incendi a proposito del nuovo gruppo elettrogeno, con potenza superiore a 25 kw, installato per garantire l'alimentazione di alcuni servizi di sicurezza». Manca anche il registro sul quale devono essere annotati gli interventi di manutenzione, i controlli, le verifiche periodiche di legge da effettuarsi su impianti e attrezzature.