Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Subito via il legno dall’anfiteatro»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 agosto 2011

 
Il ministro Giancarlo Galan ribadisce la decisione di bloccare gli spettacoli e di recuperare il monumento

Il soprintendente Marco Minoia: «Confermata la nostra documentazione»



Federico Palomba: «Ripristinata la legalità»

CAGLIARI. «Le strutture lignee dell’anfiteatro romano devono essere rimosse al più presto e, almeno fino a una adeguata manutenzione, il monumento cagliaritano non può essere sottoposto a un massiccio utilizzo da parte dell’uomo», questa è la decisione del ministro ai Beni culturali Giancarlo Galan che, nei giorni scorsi, ha risposto all’interrogazione presentata alla Camera da Federico Palomba (Italia dei Valori). Il parlamentare chiedeva notizie sulla presenza di strutture per gli spettacoli all’interno dell’importante monumento e sugli interventi relativi alla rimozione.
Il ministro Galan ha anche precisato di avere dato disposizione al Comune di Cagliari di attivare con urgenza le procedure per la rimozione del rivestimento in legno dall’anfiteatro romano. In rapporto alla protesta di chi avrebbe voluto l’utilizzo dell’anfiteatro almeno per questa stagione, il ministro ha sottolineato che tanto le comunicazioni della soprintendenza, quanto le assicurazioni del Comune circa l’impossibilità dell’utilizzo del monumento «sono state formulate in tempi consoni all’individuazione di soluzioni alternative adeguate per lo svolgimento della stagione                                                                                                                                                                                                                    2011». Inoltre Galan ricorda anche l’indagine avviata dalla procura per danneggiamenti al monumento. Allo stato attuale, conclude il ministro, restano agli atti della soprintendenza «tanto l’orientamento del Comune a non concedere l’anfiteatro per gli spettacoli, quanto la proposta di deliberazione di Giunta per la rimozione delle infrastrutture».
«Il ministero ha confermato gli esiti della documentazione da noi prodotta - spiega Marco Minoia, soprintendente ai Beni archeologici di Cagliari - e ribadisce quanto avevamo affermato». A suo tempo ci sono state divergenza col Comune. «Oggi abbiamo piena condivisione con l’amministrazione municipale», prosegue Minoia. A questo punto resta solo la rimozione delle strutture lignee. «Su questo fronte - spiega il soprintendente - si tratta di un problema economico: di reperire le risorse per intervenire. Si tratta di un lavoro complesso. Da parte nostra forniremo al Comune tutta l’assistenza tecnica e scientifica per l’operazione di rimozione». La spesa stimata per questo intervento va da 900mila a un milone e 200mila euro, esclusi gli interventi di restauro che, ad ogni modo, la soprintendenza si augura che vengano fatti in sequenza.
Ora che il non utilizzo del monumento con strutture che lo danneggiano è un fatto condiviso da tutti, resta il problema del recupero e della manutenzione, da un lato, e del suo inserimento in un progetto di valorizzazione monumentale, dall’altro. Da parte sua Federico Palomba constata «con piacere che il ministro Galan abbia riconosciuto la necessità di salvaguardare l’anfiteatro». Nello stesso tempo il deputato dell’Idv plaude al fatto «che finalmente è stata riconosciuta la legalità nazionale che, in precedenza, la giunta comunale non accettava. Ora anche questo problema ricade sul nuovo esecutivo come tanto altri lasciati in eredità dal precedente governo di centrodestra della città». (r.p.)