Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il taglio dell’albero, «ridicoli e grotteschi»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 settembre 2008

LUNEDÌ, 01 SETTEMBRE 2008

Pagina 19 - Cronaca

Pino eliminato per le riprese tv, Comune sott’accusa 








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CAGLIARI. Se qualcuno avesse detto «guarda che per l’arrivo del Papa taglieranno un grande albero perchè lo ha richiesto una troupe televisiva», la risposta naturale sarebbe stata un «ma dai...». Come per dire: «Siamo, sì, provinciali, ma non esageriamo...». E invece, sì, è proprio così. La storia racconta di un grande pino di circa quarant’anni, che si trovava più o meno di fronte alla basilica di Bonaria, che è stato tagliato alla base. Alla domanda sul perchè della rimozione. Dal Comune hanno laconicamente risposto: «Per esigenze televisive».
Una questione «ridicola e grottesca - sottolinea Stefano Deliperi, responsabile del Gruppo di intervento giuridico - anche ammesso, e non concesso, che sia valida la scusa delle esigenze televisive, si sarebbero potute trovare con tutta tranquillità posizioni di ripresa differenti. Quanto è capitato conferma l’acrimonia che questa amministrazione comunale o chi per loro, ha per il verde pubblico urbano. Hanno sacrificato un albero per un motivo decisamente risibile».
Halman Schenk, zoologo di Legambiente, precisa che «anche volendo togliere l’albero, ci sono oggi tanti modi per farlo salvandolo: poteva essere sradicato e riposto da un’altra parte». In passato l’amministrazione comunale ha adottato questa tecnica in altre situazioni, in via Amat e in via dei Donoratico, dove è sorto un parcheggio sotterraneo. «E io - continua Schenk - avevo apprezzato questa soluzione. Adesso, invece, si è optato per il taglio. Tra le alte cose si tratta di un gesto contraddittorio visto che è stato fatto per l’arrivo del Papa: è stata eliminata una vita perchè anche gli alberi lo sono. Mentre lo stesso Bendetto XVI si è espresso recentemente per la difesa dell’ambiente... Non entro nel merito delle esigenze televisive, ma oggi la tecnica permette di fare le riprese anche nei luoghi più impervi senza dover danneggiare l’ambiente». Ma nel caso di Bonaria si è scelto di penalizzare l’ambiente. «È stato tagliato un pino, che è una specie non autoctona - continua - ma da un punto di vista etico è un gesto inaccettabile. Inoltre quell’albero aveva “assistito” alla visita di tre pontefici, sarebbe stato bello, anche simbolicamente, se vi fosse stato per il terzo».
Anche Luca Pinna, responsabile regionale del Wwf, è senza parole. «Sono veramente stupito che anche in una occasione come questa della visita del Papa - commenta - occorra intervenire negativamente sull’ambiente e, soprattutto, sul paesaggio. Quel pino faceva parte del paesaggio di quella zona. Eppure sarebbe bastato così poco per evitare la sua eliminazione. Sarebbe bastato studiare un modo differente per fare le riprese. Ma le tv fanno il loro mestiere, è l’amministrazione che non deve farsi influenzare».
Intanto, e comunque si giri e rigiri la storia, si tratta sempre di una sconfitta. Il taglio di un albero, pur piccolo (ma questo non lo era) e in un’occasione storica come la visita del Papa, diventa altro da quello che è: un fatto simbolico che trasuda trascuratezza e arroganza. (r.p.)