Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Biglietteria del Lirico, la parola al Tribunale

Fonte: L'Unione Sarda
1 settembre 2008

Teatro. Impugnate le sei lettere di licenziamento. L'avvocato Dore: «Contratti stracciati per ritorsione»


S'inasprisce la vertenza degli ex addetti alla biglietteria del Teatro Lirico. Ieri i lavoratori hanno firmato l'impugnazione delle lettere di licenziamento (un atto dovuto da perfezionare entro 60 giorni per evitare che il licenziamento diventi definitivo). Parallelamente l'avvocato Carlo Dore ha presentato al Tribunale del Lavoro un ricorso urgente. «L'obiettivo - chiarisce - è ottenere un atto di tutela cautelativa a beneficio dei lavoratori. Puntiamo alla sospensione immediata dei licenziamenti e al reintegro nei posti di lavoro». Nel ricorso si evidenzia la presunta natura ritorsiva dei licenziamenti. «Si tratta di una ripicca - sostiene Dore -, i licenziamenti, infatti, sono arrivati dopo che i lavoratori hanno avviato la causa per ottenere la stabilizzazione». I ricorrenti hanno presentato anche richiesta di accesso agli atti del teatro. «Vogliamo vederci chiaro - afferma Dore -. Non si capisce come mai la convenzione tra le biglietterie e il Teatro sia stata interrotta 3 anni prima della scadenza». Se i licenziati hanno fatto le loro mosse, il teatro non sarebbe rimasto a guardare. «Si vocifera che il servizio sarà gestito dalla Kassiopea Group, che già si occupa delle maschere». Di ufficiale non c'è niente ma c'è chi giura che il teatro abbia contattato quattro neolaureati, che si sarebbero presentati in via Santa Alenixedda con i curricula in mano. Il 9 settembre - giorno di riapertura della biglietteria - è dunque probabile che gli abbonati si ritrovino di fronte facce nuove. Una beffa per gli ex dipendenti che nel frattempo stanno facendo di tutto per essere reintegrati. Un vertice coi sindacati è fissato per giovedì prossimo e farà seguito a due incontri istituzionali durante i quali il sestetto ha incassato il sostegno degli assessori al Lavoro Romina Congera (Regione) e Carla Floris (Provincia) e delle consigliere di parità Luisa Marilotti e Tonina Dedoni. In Comune, intanto, dopo l'interrogazione di Massimo Zedda (Sd) e Claudia Zuncheddu (Psd'Az) è arrivata una richiesta di ordine del giorno sull'argomento a firma dei consiglieri Ninni Depau (Pd), Claudio Cugusi (Rc-Se), Radhuan Ben Amara (Città Promessa), Mondo Perra (Partito Socialista), Gialeto Floris (IdV), Zedda e Zuncheddu. «L'obiettivo - si legge - è promuovere iniziative per evitare i licenziamenti e le esternalizzazioni senza regola, al fine di evitare un danno di immagine del teatro e la disaffezione per gli appassionati di lirica». Il teatro dal canto suo ribadisce che «il personale interessato non è dipendente della Fondazione, di conseguenza la stessa non ha proceduto a licenziamenti e non ha partecipazione diretta nella società e la rescissione consensuale del contratto è avvenuta per motivi economici. Il teatro non si sottrarrà al confronto sindacale».
PAOLO LOCHE

30/08/2008