Pronte le strutture per S. Caterina

Vedi la foto «Zedda sarà un ottimo sindaco, ma non l'ho votato: avevo un candidato di riferimento di centrodestra per il Consiglio comunale, non avrei mai potuto dare la mia preferenza a lui». Massimo Cellino chiarisce il senso delle sue parole e se da una parte conferma la sua simpatia per il primo cittadino di Cagliari, dall'altra precisa che alle recenti elezioni amministrative non ha dato il proprio voto a Zedda.
Nel frattempo, in questi giorni il team di giovani architetti e ingegneri capitanati dal cagliaritano Jaime Manca di Villahermosa sta continuando a lavorare al progetto della nuova Karalis arena, che avrà 23.200 spettatori e sarà il primo stadio italiano a essere costruito con una struttura modulare.
Per l'impianto che il presidente rossoblù vorrebbe costruire a Elmas nonostante il «no» di Vito Riggio, non verrà utilizzato il dispendioso e impattante cemento armato: il nuovo brevetto (tutto italiano) si ispira allo stesso principio delle costruzioni Lego. I tempi di realizzazione saranno dunque molto ridotti: in questo modo il Cagliari calcio avrà in poco tempo una struttura innovativa, con «la migliore visuale d'Italia» e spalti ad appena 8 metri dal terreno di gioco, senza barriere di separazione. A Roma una società specializzata ha già realizzato le prime gradinate, in acciaio, e ha installato i seggiolini rossi e blu che caratterizzeranno la coreografia dell'impianto sportivo. Ma sono quasi pronti anche i componenti necessari a realizzare gli 11 sky box della zona Vip, e la copertura dell'intero impianto. Entro tre mesi dovrebbero essere costruiti anche i moduli che, una volta montati nei terreni di Santa Caterina, andranno a costituire le gradinate.
Grazie a questa nuova tecnica lo stadio dovrebbe essere pronto in soli otto mesi dall'apertura del cantiere. Ecco perché, se la prima pietra dovesse essere posata veramente a settembre, la nuova arena potrebbe essere inaugurata in occasione del campionato 2012-2013.
Prima però dovrà essere portata a termine la procedura in Regione, e non solo: dovrà essere chiarito il valore del «no» all'impianto arrivato dal presidente dell'Enac Vito Riggio. Un parere che, nonostante tutto, non spaventa il Cagliari calcio.