Rassegna Stampa

Sardegna 24

Cala il sipario sull’Anfiteatro

Fonte: Sardegna 24
25 luglio 2011

 

Operai al lavoro per smontare il palcoscenico sul quale dal 2000 ad oggi si sono tenuti più di 400 spettacoli Per la rimozione delle tribune in legno il Comune dovrà mettere mano al portafoglio: servono 1,5 milioni di euro

  di EDOARDO PISANO e.pisano@sardegna24.net

Cala il sipario sull’Anfiteatro: da ieri una dozzina di operai sono al lavoro per smontare il palcoscenico che dal 2000 - ovvero da quando le tribune in legno ricoprono la roccia di tufo vivo, modellata duemila anni prima dagli antichi romani per disporre in città di una grande arena per spettacoli pubblici - fino alla scorsa estateha ospitato più di quattrocento fra concerti, spettacoli e rappresentazioni per un totale diunmilione e quattrocentomila spettatori.Numeri dinon poco conto che, come i titoli di coda in un film, sanno di bilancio, di un’era che si chiude.Dopoundici stagioni una appresso all’altra sarà difficile, senonimpossibile, dotare la città di un nuovo spazio culturale all’aperto per la musica o il teatro così evocativo, capace di affascinare il pubblico come solo lo scenario dell’Anfiteatro romano di Cagliari è stato in grado di fare. Al di là delle beghe giudiziarie riguardanti la gestione del monumento di questi ultimi dieci anni; al di là del convincimento se sia più opportuno utilizzarlo come arena per spettacoli o piuttosto, dato il suo il suo inestimabile valore storico e archeologico, preservarlo dagli effetti del tempo; al di là delle polemiche sugli effetti nefasti che gli ancoraggi delle tribune in legnoavrebbero avuto sulle gradinate di tufo. Al di là di tutto questo ora spetterà alComunedecidere se e quando smantellare le gradinate lignee installate undici anni fa. Spetterà a via Roma decidere se dare la priorità all’Anfiteatro, data la crisi senza precedenti in cui versa il Teatro Lirico, e spendere un milione e mezzodi euro per rimuovere le tribune restituendo all’arena l’aspetto che, più omeno, doveva avere duemila anni fa quandofu realizzata. Tanto è infatti, secondo le ultime stime, la somma da investire. Il palco, invece, era stato allestito a suo tempo da Sardegna Concerti.Cheproprio ieri mattina, dopo undici stagioni passate ad organizzare eventi e spettacoli, ma soprattutto dopo la decisione del Comune di trasferire glishowestivi all’interno degli spazi della Fiera, ha compiuto il primo atto, affatto simbolico, che chiude forse per sempre un capitolo importante per la storia della città. Basti pensare che per buona parte del ‘900 ilmonumentoincastonato fra il viale Fra’ Ignazio e il vialeBuoncamminoè stato il tempio estivo della musica classica, del melodramma e dell’opera.Maa partire dagli anni ‘60 le gradinate di roccia viva dell’Anfiteatrohannoaperto anche a un pubblico meno colto ed elitario e, per così dire, si imborghesiscono iniziando ad ospitare anche concerti di musica leggera: Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla. Negli anni ‘80 la perfetta acustica naturale dell’arena romana si presta ad ospitare per la prima volta un festival jazz: ed ecco che nel 1983 si inaugura la prima edizione di “Jazz in Sardegna”, che sarebbe diventato un must per gli appassionati cagliaritani del genere e non solo. Memorabile anche il concerto di Ray Charles nel 1996 in un Anfiteatro stracolmo di pubblico. Archeologia e show: un binomioche in Italia e nel resto d’Europa conta solo altri due competitor dell’Anfiteatro romano di Cagliari: l’Arena di Verona e l’Anfiteatro greco di Taormina. Testimonianze di una storia antica che oggi, però, non si negano agli spettacoli e alla cultura.

Nel 1962 l’arena ospita per la prima volta la musica leggera con un concerto di Mina ©MARCO MURA

Fino all’estate del 1962 l’Anfiteatro romano aveva ospitato soltanto concerti di musica classica. A “profanarlo” per la prima volta a favore della musica leggeraunconcerto della Tigre di Cremona, Mina, che richiama più di diecimila spettatori accorsi dai quattro angoli della Sardegna. Poi Celentano, Peppino di Capri e altri. Lemanifestazioni musicali dei cantanti avevano provocato lo sdegno degli intellettuali cagliaritani mail successo era stato tale che sarebbero continuate fino ai giorni nostri.