Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Numeri record per "Monumenti aperti"

Fonte: La Nuova Sardegna
6 maggio 2008

Numeri record per ‘Monumenti aperti’

Il teatro civico il sito più visitato Folla al Bastione dello Sperone



Successo straordinario malgrado l’ippodromo e il match del Sant’Elia


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CAGLIARI.Più forte del Cagliari, che giocava in casa, più forte dell’ippodromo, alla sua inaugurazione, più forte persino del sole e del mare, al cui richiamo era davvero difficile resistere. La dodicesima edizione di “Cagliari monumenti aperti” ha registrato il pienone: tra sabato e domenica sono state 134 mila le persone che hanno messo la loro firma nei registri posti all’ingresso di ciascuno dei novantacinque monumenti cittadini aperti per l’occasione. Un successo che ha ampiamente confermato e superato i numeri della già ottima edizione precedente (130 mila visitatori) riuscendo ad andare persino oltre. Tra i siti più visitati al primo posto c’è stato il Teatro civico di Castello, con 7.290 presenze.
A seguire, la passeggiata coperta che ha registrato 4.330 visite, poi il sottopiano del palazzo civico di via Roma, dove i visitatori sono stati quattro mila, la casa massonica con 3.613 visitatori e il museo archeologico che ha ricevuto 2.700 visite.
Lo scettro di monumento più visitato va al teatro civico di via Università. Ma, va comunque detto, è arrivato quasi per caso, grazie alle visite più lente nel Bastione dello Sperone, a pochi passi di distanza, che hanno portato molti visitatori stanchi di fare la fila a optare per altro.
Era chiaro infatti sin dalla mattina di sabato, quando Monumenti aperti ha preso il via con una cerimonia in pompa magna proprio nel Bastione dello Sperone, che era questo il monumento più atteso: tanti cittadini curiosi di visitare cunicoli e spazi vissuti sin dall’antichità s’erano assiepati fuori dalle porte della passeggiata coperta dalla mattina presto. Un atteggiamento prevedibile visto che erano quattro anni che il sito non apriva i battenti per via dei lavori di ristrutturazione, prolungati dagli importanti ritrovamenti archeologici che avevano obbligato a rallentare i ritmi.
Alla fine, comunque, ad attrarre sono stati i monumenti nel loro complesso. Come sottolinea anche, commentando i numeri di quest’ultima edizione della manifestazione, l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini, secondo cui i dati di Monumenti aperti edizione 2008 confermano definitivamente che «il vero monumento è l’intera città». Per Pellegrini inoltre «l’affluenza straordinaria ai monumenti più che un invito è un’intimazione a valorizzare questa città-monumento che non ha bisogno di nuovi monumenti». Una frecciata alla Regione e alla sua idea di costruire a Sant’Elia il museo dell’identità?
Ad ogni modo il successo della manifestazione è innegabile, soprattutto se si tiene conto che nella sua ultima giornata, quella di domenica, il calendario delle iniziative in città era fittissimo: dai preparativi per il rientro di Sant’Efisio all’inaugurazione dell’ippodromo, passando per la partita del Cagliari al Sant’Elia. E se le performance dei monumenti sono state entusiasmanti, non da meno sono state le iniziative collaterali: da S-guarda la città, dedicata ai più piccoli, alla conferenza della presentatrice tivù Susy Blady nel conservatorio Pierluigi da Palestrina, che ha chiuso la due giorni di full-immersion culturale. Numeri soddisfacenti anche per i due centri che hanno proposto Monumenti aperti in contemporanea con Cagliari: Capoterra, dove i monumenti aperti erano sei, e Settimo San Pietro che ha partecipato per la prima volta, offrendo il percorso dell’Arca del tempo. Ciascuno dei due ha registrato 1.200 visite.
Sabrina Zedda