Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Università: «Ecco le ragioni del nostro no»

Fonte: L'Unione Sarda
15 luglio 2011

POLEMICA. Il caso Lucido Sottile


«L'iniziativa, a carattere commerciale, prevedeva l'accesso notturno di decine di persone all'interno dell'Orto botanico. È stato dimostrato che non esistono assolutamente i presupposti di sicurezza per l'accesso notturno attraverso percorsi e siti non garantiti, alcuni dei quali espressamente indicati dalla segnaletica come pericolosi». A circa dieci giorni dal no allo spettacolo Holy Peep Show della compagnia Lucido Sottile, l'Università torna sulle motivazioni alla base della decisione. Lo fa con una breve nota pubblicata nel sito internet (www.unica.it) che esprime, è scritto, «la posizione ufficiale dell'ateneo».
«In relazione ai contatti intercorsi, a partire dalla metà di maggio 2011, tra la compagnia Lucido Sottile e alcuni dipendenti e responsabili dell'Orto Botanico, l'Università fa presente che, appena si è venuti a conoscenza dell'iniziativa, è stato dato incarico ai dirigenti preposti di operare le opportune verifiche. L'ateneo», prosegue la nota a cui sono allegate alcune foto a supporto della tesi sostenuta, «si è mosso con fermezza e rigore con questa unica motivazione tecnica e respinge decisamente ogni altra interpretazione pretestuosa e fuorviante».
LA DIFESA DEL COMUNE In soccorso della compagnia cagliaritana era scesa in campo l'assessore comunale alla cultura Enrica Puggioni che si era impegnata a trovare uno spazio alternativo. «La libertà d'espressione in ogni sua forma è uno dei principi fondamentali per questa amministrazione comunale», ha detto. «Abbiamo seguito da vicino l'evolversi della vicenda legata allo spettacolo Holy Peep Show e siamo a conoscenza delle difficoltà logistiche e organizzative che deve affrontare, a pochi giorni dalla prima, la compagnia Lucido Sottile. Per garantire lo svolgimento dello spettacolo siamo disponibili a ospitare la rappresentazione in uno spazio comunale, secondo modalità e tempi da concordare con la compagnia. Lo stesso vale», aveva detto, «per le altre iniziative già previste all'Orto Botanico, certi che ogni forma d'arte contribuisca allo sviluppo dello spirito critico degli spettatori».