Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pochi denari, vacanze in città

Fonte: La Nuova Sardegna
13 luglio 2011

Tempi magri per giovani e adolescenti che puntano all’estate low cost



LE FERIE L’arte di arrangiarsi per le ristrettezze economiche le scelte del Comune per le persone più deboli

CAGLIARI. Per gli adolescenti c’è ben poco in città, a parte i pub. «È un settore in buona parte scoperto», precisa Susanna Orrù, assessore comunale alle Politiche sociali. Eppure la fascia d’età dai dodici ai diciotto anni è una delle più problematiche, solo che è anche la più silenziosa. Di fatto se ne parla solo se produce microcriminalità, ma il disagio esiste e in estate si accentua.
Chi studia la depressione sa che moltissimi adolescenti ne sono affetti e che spesso l’affrontano in solitudine. In questa età le ragazze e i ragazzi cambiano a vista d’occhio e l’adesione ai gruppi (che alcuni chiamano anche “tribù metropolitane”) si accentua. E capita che l’omologazione, anche ossessiva, ai riti e alla moda del proprio gruppo di amici divenga elemento distintivo e identitario. Poi c’è chi - e sono in aumento - si crea con internet un mondo virtuale. Nello stesso tempo basta un piccolo evento per ritrovarli - come dimostra shopping sotto le stelle o feste varie al Poetto - tutti per strada o in spiaggia. «Purtroppo - informa l’assessore Orrù - sono solo due i gruppi che lavorano con questa fascia d’età». Nell’ex Vetreria di Pirri c’è “La Carovana” e a Mulinu Becciu “Arcoes”. Il primo ha promosso una serie di incontri itineranti con altri centri sociali dell’interland. Il secondo una volta alla settimana tiene dei laboratori musicali e teatrali.
«Va detto però - continua l’assessore - che i problemi di tipo “adolescenziale” si sviluppano oggi anche ben dopo la fascia d’età specifica». Inoltre anche nella gestione delle vacanza - per chi ha una famiglia che può permettersele - comincia una situazione non facile: viaggi studio per imparare la lingua (ma costano), oppure con amici in qualche campo di lavoro o, e capita ai più, permanenza in città, tra il Poetto e qualche gita fuori porta. Ma il numero di giovanissimi che si vedono quando c’è qualche iniziativa mostra l’esigenza di forme varie di socializzazione. (r.p.)