Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Una delibera per migliorare la gestione»

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2011

LIRICO. Parla Di Benedetto

Vedi la foto «I poteri inseriti in quella proposta di delibera sono finalizzati ad esplicitare meglio funzioni non chiarite o non previste dallo statuto esclusivamente allo scopo di migliorare l'efficienza della gestione». Gennaro Di Benedetto è stanco delle fucilazioni. E non si aspettava che un documento non ancora discusso in consiglio di amministrazione - la delibera che chiarisce ed espande i poteri del sovrintendente - creasse tante polemiche. E che, addirittura, spaccasse il cda. «Mi sarebbe piaciuto affrontare la discussione nella sede opportuna, non leggere sulla stampa che ad alcuni non piace», dice. «Quel documento è una proposta, se ne può discutere».
E se ne discuterà. Anche perché a una parte del cda della Fondazione del Teatro lirico, quel documento non piace perché amplia eccessivamente le funzioni di Di Benedetto. In primis la rappresentanza legale. «Sono quasi tutte funzioni già previste dallo statuto», chiarisce il numero uno di via Sant'Alenixedda. E allora che bisogno c'è di approvare quell'atto? «Proprio per esplicitarle. Mi spiego: oggi faccio operazioni sui conti correnti, come è normale che faccia il sovrintendente, ma non c'è scritto da nessuna parte che posso farlo». E la rappresentanza legale, oggi in capo al presidente, cioè al sindaco? «Le faccio un esempio: oggi è previsto che sia il sindaco ad andare alla Siae a ritirare le password che servono per attivare i computer della biglietteria, e a me non sembra normale». Vero. Ma quella delibera consente al sovrintendente mille altre cose, compresa la vendita di beni mobili. «Anche in questo caso l'obbiettivo è migliorare l'efficienza, saltare passaggi inutili. Guardi», dice, «che io tutto questo lo faccio con spirito di servizio, non perché non voglio rendere conto a nessuno. Ricordo che il consiglio di amministrazione ha il potere di indirizzo e che è il bilancio preventivo il solco entro il quale il sovrintendente si deve muovere. Poi se non lavorerò bene il cda deciderà ma non certo perché chiedo una procura che mi consenta di fare meglio le cose». ( f. ma. )