Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fiume di auto sull'asfalto

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2011

 

Ogni giorno feriale 37 mila veicoli vanno in direzione di Cagliari
con punte di duemilacinquecento tra le otto e le nove del mattino


Vedi la foto Qualcuno potrebbe chiedere la residenza, in viale Marconi, considerato che lì trascorre - inchiodato nelle code di lamiera - una parte della propria giornata. Gli abitanti per forza si spingerebbero forse a chiedere la “secessione”, nel senso che quella strada potrebbe diventare un Comune autonomo, con tanto di sindaco, Giunta e consiglieri: i numeri lo giustificherebbero, perché in certi orari viale Marconi è una piccola città animata (si fa per dire) da diverse migliaia di persone. Tutte imbufalite, a voler minimizzare.
I DATI Tra le otto e le nove del mattino, ad esempio, attraverso l'arteria proveniente dall'hinterland entrano a Cagliari oltre 2.500 veicoli, cioè poco più dei mezzi che fanno ingresso nel Capoluogo tra le 18 e le 19. Nell'arco della giornata, sono addirittura fra 35 mila e 37 mila i veicoli che entrano a Cagliari da quella “porta”, quasi sempre socchiusa: è una fetta importante del traffico diretto in città, che nel totale degli accessi del Capoluogo raggiunge la quota di 187 mila. Verso Quartu, sempre attraverso viale Marconi, si dirigono invece diciassettemila mezzi ogni giorno, con picchi di 1.600 alle 14 e 1.400 alle 20. Dati impressionanti, insomma, soprattutto perché a complicare la situazione sono spesso i tamponamenti, e a quel punto i ritardi diventano giganteschi. Nel tratto cagliaritano compreso tra la caserma dei Vigili del fuoco e via Tommaseo, fino alle sette del mattino la velocità media è di 75 chilometri orari: non si potrebbe perché il limite è 50, ma la notte gli automobilisti recuperano il tempo perduto alla luce del sole. La velocità media crolla attorno ai 35 all'ora nelle fasce di punta (alle 9 e alle 19). A certificarlo è il Ctm, attraverso le attrezzature per lo studio dei flussi di traffico finanziate con 18 milioni da un Piano operativo regionale (Por), 7 dei quali per Cagliari.
LE CODE COSTANO Il traffico in viale Marconi grava sui pendolari, su conducenti di bus e mezzi di soccorso, sui sindaci (la rabbia per le code ha il suo peso elettorale) e sulla sicurezza stradale. L'intasamento della principale porta d'ingresso e d'uscita della città, oltretutto, costa un sacco di soldi non soltanto alle aziende di trasporto pubblico, ma anche a chi fa un mestiere che richiede spostamenti. Lo sanno molto bene, giusto per fare qualche esempio, i tecnici informatici, i trasportatori e gli artigiani che fanno riparazioni a domicilio: gli ingorghi nei quali rimangono intrappolati “bruciano” ore di lavoro che nessuno potrà e vorrà mai indennizzare.
TEMPO SPRECATO Che si spostino in auto o con i mezzi pubblici, a pagare più di tutti sono però i pendolari, costretti a “levatacce” all'alba per poter essere al posto di lavoro alle otto del mattino, o a scuola mezz'ora più tardi. Nel calcolo dell'ora in cui far suonare la sveglia, tra le voci come “colazione” e “doccia”, c'è anche “coda in viale Marconi”. E la sera si replica, all'ora di punta in uscita da Cagliari, quando l'ingorgo è assicurato anche in direzione dell'hinterland. Tanto per essere sicuri di finire male una giornata iniziata certamente non meglio.